Il perché di quel tavolone tra Putin e Macron
Secondo Reuters Macron non ha voluto farsi fare un tampone dalle autorità russe per evitare che si impossessassero del suo DNA
Durante l’incontro di questa settimana tra il presidente russo Vladimir Putin e quello francese Emmanuel Macron sulla questione ucraina, i due capi di stato sono rimasti sempre a grande distanza l’uno dall’altro: non si sono stretti la mano e ha stupito, tra le altre cose, l’enorme tavolo ovale ai due capi del quale Macron e Putin hanno tenuto il loro incontro. Misure di distanziamento apparentemente eccessive anche nel contesto di pandemia, per come si sono svolti invece altri incontri diplomatici negli ultimi mesi.
Inizialmente, la distanza tra i due leader era stata giudicata come una sorta di messaggio diplomatico, un simbolo della distanza delle posizioni tra Europa e Russia sulla situazione ucraina. In realtà, secondo l’agenzia di stampa Reuters, che ha sentito fonti all’interno dello staff di Macron, la ragione è che il presidente francese si sarebbe rifiutato di farsi fare un tampone dai russi all’arrivo nel paese, «per evitare che la Russia entrasse in possesso del DNA di Macron».
Come hanno spiegato le fonti francesi a Reuters, la ragione sarebbe stata sanitaria: a Macron sarebbe stato chiesto di scegliere tra farsi fare un tampone dalle autorità russe e potersi avvicinare a Putin, oppure non farlo ma essere obbligato a mantenere un rigido distanziamento fisico.
Putin è notoriamente attentissimo alle misure sanitarie e passa gran parte del suo tempo isolato per evitare il contagio: «I russi ci hanno detto che Putin deve essere mantenuto in una rigorosa bolla sanitaria», hanno detto le fonti.
Macron si era fatto un test prima di partire per la Russia, e poi l’aveva ripetuto al suo arrivo, ma se l’era fatto fare dal suo medico personale: «Non potevamo accettare che [i russi] mettessero le mani sul DNA del presidente», ha detto una fonte a Reuters, che però non ha specificato la ragione precisa di questa precauzione.
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