Trump ha portato via documenti riservati dalla Casa Bianca?
Lo sospettano fonti interne dell'agenzia federale statunitense che si occupa di conservare i documenti governativi
Diversi giornali americani scrivono che la National Archives and Records Administration (NARA), un’agenzia del governo degli Stati Uniti incaricata di conservare i più importanti documenti governativi e storici del paese, avrebbe chiesto al dipartimento di Giustizia di indagare su un possibile uso illecito di documenti riservati da parte dell’ex presidente Donald Trump.
Secondo l’agenzia, in base a quanto riferito ai giornali da alcune fonti informate sui fatti, al termine del suo mandato presidenziale Trump avrebbe portato via dalla Casa Bianca diversi documenti governativi, violando il Presidential Records Act, una legge che impone ai presidenti statunitensi di consegnare ai National Archives tutti i documenti prodotti dalla propria amministrazione. Tra questi ce ne sarebbero anche alcuni indicati come “classified”, ovvero riservati e coperti da vincolo di segretezza, che non possono essere assolutamente sottratti.
Lunedì la NARA aveva detto in un comunicato ufficiale che a gennaio alcuni suoi funzionari erano andati nella casa di Trump a Mar-a-Lago, in Florida, per prendere 15 scatole contenenti diversi documenti che l’ex presidente avrebbe dovuto consegnare ai National Archives nel gennaio del 2021, quando lasciò la Casa Bianca, e che non fece.
Come rivelato in forma anonima da fonti interne dell’agenzia al Washington Post, tra i documenti portati via da Trump ci sarebbero state lettere scambiate con il dittatore nordcoreano Kim Jong-un, la lettera che il suo predecessore Barack Obama gli scrisse prima di lasciargli il ruolo di presidente e una mappa del percorso dell’uragano Dorian diventata molto nota perché falsificata con un pennarello per dare ragione a Trump.
Il mese scorso l’agenzia aveva anche confermato che tra i documenti ce n’erano relativi all’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021, che erano stati consegnati prima ai National Archives e poi alla commissione della Camera che sta indagando su quei fatti: secondo la NARA, Trump avrebbe strappato quei documenti dopo averli visti; in seguito sarebbero stati ricomposti dai suoi collaboratori con del nastro adesivo.
Ora i National Archives avrebbero chiesto al dipartimento di Giustizia di avviare un’indagine per appurare se tra tutti quei documenti dalla Casa Bianca ce ne fossero anche di “classified”. Al momento però né i National Archives né il dipartimento di Giustizia hanno confermato che ci sia stata una richiesta del genere.
Va detto che è comunque molto difficile che il dipartimento di Giustizia avvii un’indagine. Come scrive il Washington Post, esperti legali e analisti hanno fatto notare che il potere dei National Archives di far applicare il Presidential Act non è in realtà molto concreto, e in passato spesso i presidenti non avevano consegnato tutti i documenti della propria amministrazione. Sarebbe una situazione diversa se tra i documenti sottratti da Trump ce ne fossero anche di “classified”, ma di questo ad ora non si ha la certezza.
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