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  • Giovedì 10 febbraio 2022

Verso il Super Bowl di Los Angeles

Cosa ci sarà dentro e attorno alla finale del campionato di football americano di domenica, tra Los Angeles Rams e Cincinnati Bengals

La vista all'interno del SoFi Stadium di Inglewood, dove domenica si gioca il Super Bowl della NFL (Jayne Kamin-Oncea/Getty Images)
La vista all'interno del SoFi Stadium di Inglewood, dove domenica si gioca il Super Bowl della NFL (Jayne Kamin-Oncea/Getty Images)

Nella notte italiana tra domenica 13 e lunedì 14 febbraio la città di Los Angeles ospiterà il Super Bowl, la finale del campionato di football americano. Nato nel 1967 per decretare la miglior squadra dello sport più popolare d’America, nel corso dei decenni il Super Bowl è cresciuto fino a diventare uno dei singoli eventi sportivi più seguiti al mondo, nonostante il football non sia diffuso come altri sport al di fuori del Nord America. Visti i tanti precedenti, si può già dire che sarà l’evento televisivo dell’anno negli Stati Uniti, come lo è ininterrottamente dal 1985.

La 56ª edizione avrà come finaliste i Los Angeles Rams, che avranno l’opportunità di giocare nel loro stadio, e i Cincinnati Bengals, tornati al Super Bowl dopo trentatré anni di assenza. Rams e Bengals sono le squadre che meglio rappresentano questa stagione del football americano: la più lunga mai disputata, per via dell’inserimento di una diciassettesima partita di stagione regolare, e anche spettacolare, per quello che si è visto nei playoff, con tante partite combattutissime decise agli ultimi secondi di gioco o ai tempi supplementari.

Anche per questi motivi, gli ascolti stagionali del campionato sono saliti di nuovo, dopo anni di sbalzi causati prima da polemiche e divisioni attorno alle proteste dei giocatori afroamericani iniziate con Colin Kaepernick, e poi dalla pandemia, che l’anno scorso pesò molto sia sugli ascolti — i più bassi dal 2007 — sia sulle entrate commerciali, a causa dei toni contenuti usati dagli inserzionisti.

L’esterno del SoFi Stadium di Inglewood (AP Photo/Marcio Jose Sanchez)

Oltre 49 milioni di persone negli Stati Uniti hanno visto in diretta ciascuna delle due semifinali dei playoff giocate due settimane fa. Secondo le previsioni che circolano in questi giorni sui giornali, il Super Bowl di Los Angeles ritornerà ad essere visto da oltre 100 milioni di spettatori soltanto in America, superando di gran lunga i 94 milioni registrati l’anno scorso nell’edizione ospitata da Tampa, in Florida.

– Leggi anche: Dove vedere il Super Bowl di stanotte in TV e in streaming

NBC, la rete statunitense che secondo la tradizionale alternanza tra network trasmetterà il Super Bowl di domenica, ha venduto tutti i settanta spazi pubblicitari, a partire da quelli standard della durata di 30 secondi, costati agli inserzionisti tra i 6 e i 7 milioni di dollari ciascuno (circa un milione in più della passata edizione). Budweiser, per esempio, è tornata a comprare spazi pubblicitari, come aveva fatto ininterrottamente per quarant’anni fino all’anno scorso, quando aveva deciso di dirottare i fondi per sostenere opere benefiche legate alla pandemia. Ritornerà peraltro con uno spot girato dalla regista Chloé Zhao, vincitrice di due premi Oscar con Nomadland.

Si vedranno diversi grandi personaggi mai comparsi prima nelle pubblicità commerciali, ha detto a Bloomberg un dirigente dell’agenzia di rappresentanza United Talent Agency. Fra quelli già annunciati ci sono la rapper Megan Thee Stallion e gli attori Ewan McGregor, Seth Rogen, Zendaya, Idris Elba e Kevin Hart. Rispetto all’anno scorso si vedranno pubblicità di società di scambi di beni digitali, come FTX e Crypto, e aumenterà notevolmente la presenza di agenzie di viaggio online, in concomitanza con l’alleggerimento delle restrizioni sugli spostamenti internazionali. Commentando queste tendenze, Tim Calkins, professore di marketing alla Northwestern University, sostiene che il Super Bowl rifletta le tendenze del paese: «Se vuoi capire l’umore del paese in un determinato momento, guarda il Super Bowl» ha detto a Bloomberg.

Nella raccolta pubblicitaria tornata ad alti livelli ha influito inoltre l’atteso spettacolo dell’intervallo. La società Roc Nation del rapper Jay-Z, partner artistico del campionato, ha messo insieme uno spettacolo trasversale, a differenza dell’anno scorso, quando fu affidato al solo The Weeknd anche per questioni logistiche dovute alle restrizioni. Al SoFi Stadium si esibiranno infatti due fra gli artisti più rappresentativi della storia musicale di Los Angeles, Dr. Dre e Snoop Dogg, insieme al più importante rapper della generazione successiva, Kendrick Lamar. Assieme a loro ci sarà Eminem, il più famoso rapper bianco, di Detroit, e la newyorkese Mary J. Blige, simbolo dell’hip-hop soul.

Eric Garcetti, sindaco di Los Angeles, in conferenza stampa a Inglewood (AP Photo/Marcio Jose Sanchez)

L’incremento dell’interesse generale nei confronti del Super Bowl si è visto anche dai prezzi dei biglietti per un posto al SoFi Stadium di Inglewood, arena sportiva da 70mila posti inaugurata appena due anni fa. Secondo la stampa americana, i biglietti per il Super Bowl di Los Angeles sono già in media i più costosi di sempre, compresi tra un prezzo minimo di 5mila dollari per i posti nelle file alte e i 100mila dollari richiesti per i cosiddetti spazi VIP.

Gli ultimi biglietti disponibili questa settimana partivano da 4.900 dollari, per un prezzo medio complessivo di 8.772 dollari. Secondo i dati forniti dalla piattaforma StubHub, circa il 30 per cento degli acquirenti è californiano, e anche questo è considerato un dato significativo. Per vent’anni infatti Los Angeles è stata la città più grande d’America sprovvista di una squadra di football, e questa assenza ha conseguenze ancora oggi, dato che il pubblico locale è attaccato soprattutto alle sue storiche e vincenti squadre di basket (i Lakers) e baseball (i Dodgers).

Negli ultimi anni però la lega è intervenuta per colmare questa assenza e ha contribuito a riportare in città due squadre nel giro di pochi mesi. Nel 2016 proprio i Rams tornarono a Los Angeles dopo vent’anni passati a St. Louis, mentre l’anno successivo i Chargers fecero ritorno da San Diego dopo quasi mezzo secolo. Los Angeles è così diventata in poco tempo la seconda città dopo New York ad avere due squadre in NFL. Con il Super Bowl di domenica, sia la lega che le organizzazioni locali puntano a rafforzare la presenza del football nell’economia della seconda città più grande d’America.

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