In Nuova Zelanda la polizia ha arrestato oltre 120 persone durante una protesta contro le restrizioni ispirata da quella dei camionisti canadesi
Giovedì la polizia neozelandese ha arrestato oltre 120 persone che da tre giorni occupavano l’area del Parlamento a Wellington, la capitale del paese, per protestare contro le restrizioni imposte dalla pandemia di coronavirus. La protesta era apertamente ispirata a quella dei camionisti canadesi a Ottawa, che è in corso da quasi due settimane e in questi giorni è stata imitata da piccoli gruppi di persone anche negli Stati Uniti, in Australia e in Europa.
Le proteste a Wellington erano iniziate martedì, quando circa un migliaio di persone guidando camion e automobili aveva occupato la zona attorno al parlamento, con l’intenzione di bloccare le strade, e obbligando alla chiusura vari uffici e negozi. Giovedì i manifestanti si erano ormai ridotti a circa duecento, alcuni dei quali avevano piantato tende nella zona, e la polizia è intervenuta per sgombrarli. Ci sono stati scontri, in cui sono rimasti feriti sia poliziotti sia manifestanti, e più di 120 persone sono state arrestate.
In Nuova Zelanda il 94 per cento delle persone con più di 12 anni ha completato il ciclo vaccinale. Dall’inizio della pandemia, le morti per COVID-19 sono state 53 e i contagi circa 18 mila, su 5 milioni di abitanti.
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