Le nuove macchine della Formula 1
Red Bull ha presentato la sua monoposto sviluppata secondo il nuovo regolamento, le altre arriveranno nei prossimi giorni
Il nuovo Campionato mondiale di Formula 1 sarà diverso da com’è stato negli ultimi quarant’anni. Dalla stagione che inizia il prossimo 20 marzo entrerà infatti in vigore il nuovo regolamento tecnico, inizialmente previsto per il 2021 ma poi rinviato di un anno per complicazioni legate alla pandemia. A cambiare saranno soprattutto le macchine, come si è potuto intravedere oggi alla presentazione della nuova monoposto Red Bull, la scuderia del campione del mondo Max Verstappen.
A differenza degli anni passati, da questa stagione le auto di Formula 1 torneranno a produrre oltre il 50 per cento del loro carico aerodinamico, cioè la forza che aumenta l’aderenza all’asfalto, sfruttando il cosiddetto effetto suolo, come si usava fino agli inizi degli anni Ottanta. Le auto non avranno più dei fondi piatti, ma scanalati, in modo da sfruttare l’aria per creare aderenza senza andare a danneggiare le altre auto con i vortici creati da appendici e alettoni usati finora.
Fino all’anno scorso, infatti, il carico aerodinamico veniva prodotto da dispositivi montati sugli alettoni, i quali generavano flussi a elevata turbolenza – “d’aria sporca”, in gergo – che in gara disturbavano le auto degli inseguitori riducendone il carico aerodinamico di quasi il 50 per cento e quindi la stabilità. Tutto questo rendeva di conseguenza più difficili i sorpassi, ma non solo: in caso di contatti queste appendici, soprattutto quelle che componevano gli alettoni anteriori, si rompevano frequentemente causando danni alle auto e forature.
Con queste modifiche al regolamento l’aderenza sarà un po’ più uniforme per tutti, a discapito della velocità: le nuove macchine saranno più lente di circa tre secondi per giro, saranno più pesanti di almeno quaranta chili, ma anche più compatte e resistenti. Gli alettoni saranno pezzi unici, con i cosiddetti flap inseriti nel muso e non più fissati manualmente. Le ruote saranno più grandi e strette, con cerchioni da 18 pollici e non più da 13 per favorire l’aerodinamica e la manovrabilità.
Tra le novità non visibili, sarà utilizzato un nuovo carburante contenente il 10 per cento di biocomponenti (contro il 5,75 per cento dell’anno scorso). Le macchine dovranno inoltre dimostrare una maggiore resistenza, dovendo assorbire rispettivamente il 48 e il 15 per cento di energia in più nei crash test di impatto anteriore e posteriore.
Quest’anno, ancora più degli altri, conterà il lavoro fatto in fase di progettazione dalle scuderie, che sono partite da zero. Alcune parti saranno uguali per tutti, altre invece, come le parti aerodinamiche, verranno sviluppate da ciascuna scuderia, e lì si potranno accumulare vantaggi che fin dai primi test varieranno a seconda degli sviluppi apportati. Per questo motivo le auto che si vedranno già nei primi Gran Premi della stagione saranno diverse e più elaborate di quelle presentate in questi giorni.
A complicare le cose ci saranno anche i limiti di spesa: le squadre avranno un limite annuale fissato a 140 milioni di dollari (circa 118 milioni di euro), con una progressiva riduzione a 135 milioni dal 2023 in poi. Sono esclusi dal conteggio gli stipendi dei piloti, le spese per il marketing e gli stipendi dei tre dirigenti più importanti.
La statunitense Haas è stata la prima scuderia a presentare la sua nuova monoposto, lo scorso 4 febbraio. Dopo la Red Bull arriveranno l’Aston Martin (10 febbraio) e la McLaren (11 febbraio). La Ferrari verrà presentata giovedì 17, un giorno prima della Mercedes.