La criticata equiparazione tra agricoltura biodinamica e biologica è stata esclusa da una proposta di legge in discussione alla Camera
Mercoledì la Camera dei deputati ha approvato due emendamenti presentati da Riccardo Magi di +Europa per eliminare un controverso passaggio che equiparava l’agricoltura biodinamica a quella biologica da una proposta di legge sulla tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola. Gli emendamenti sono stati approvati quasi all’unanimità, dopo giorni in cui la proposta di legge era stata criticata da esperti e scienziati, per esempio dalla senatrice a vita Elena Cattaneo.
L’agricoltura biodinamica è una pratica che comprende attività prive di valore scientifico e definita «esoterica» dall’Istituto di bioscienze e biorisorse del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR). A differenza dell’agricoltura biologica, non è regolata da indicazioni stabilite dall’Unione Europea ma è certificata soltanto da un’associazione non profit multinazionale. Le aziende biodinamiche rispettano i criteri dell’agricoltura biologica, ma in più considerano una serie di altre indicazioni alcune delle quali sono giudicate “stregonesche” dalla scienza, in particolare quelle che prevedono l’utilizzo di bizzarri preparati come il “cornoletame” o viscere di animali ripiene e sepolte.
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Il testo di legge originale era però piuttosto generico e secondo i detrattori non definiva chiaramente la pratica, proprio a causa dell’impossibilità di individuare un sistema dai contorni per lo meno generali. Oltre a costituire un riconoscimento ufficiale per una pratica antiscientifica, secondo Cattaneo l’equiparazione tra agricoltura biodinamica e biologica avrebbe previsto «che una quota di fondi pubblici venga dedicata specificamente alla ricerca scientifica, alla formazione nel settore biologico e, quindi, all’equiparato biodinamico».