Le nuove regole in vigore da oggi
Nelle scuole primarie e secondarie la DAD si applica solo ai non vaccinati e il Green Pass dopo la terza dose non ha più scadenza
Nell’ultima settimana in Italia sono diminuiti gli ingressi in terapia intensiva, i contagi da coronavirus e, per la prima volta da fine novembre, anche le morti per cause legate alla COVID-19. Grazie al miglioramento della situazione epidemiologica, il governo ha deciso di allentare progressivamente obblighi e restrizioni e di riaprire a breve discoteche e locali notturni. Inoltre sabato è stato deciso di semplificare le regole sulle quarantene in caso di contatto con persone positive al virus.
Lunedì 7 febbraio
Da lunedì 7 febbraio cambiano le regole sulla gestione dei contagi da coronavirus nelle scuole e viene ridotto il numero di giorni in cui è prevista la didattica a distanza (DAD), che nel caso delle scuole primarie e secondarie si applica solo agli studenti non vaccinati.
Con il decreto del 4 febbraio il Consiglio dei ministri ha stabilito che il Green pass rafforzato, cioè quello che si ottiene solo dopo essersi vaccinati o con la guarigione, non ha più una scadenza per chi ha ricevuto la dose di richiamo del vaccino e per chi è guarito e aveva ricevuto due dosi. Il Green Pass rafforzato continua ad avere una durata di sei mesi per chi ha ricevuto solo due dosi di vaccino senza il richiamo (o una sola dose, nel caso del vaccino monodose di Johnson & Johnson) e per chi è guarito ma non si è mai vaccinato.
Il governo ha anche introdotto una modifica del sistema dei colori delle regioni: in base al nuovo decreto, qualora una regione o una provincia autonoma finisca in zona rossa le restrizioni si applicano soltanto alle persone non vaccinate.
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Venerdì 11 febbraio
Da venerdì 11 febbraio non ci sarà più l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto nelle regioni in zona bianca. L’ordinanza con cui ne era stato introdotto l’obbligo scade il 10 febbraio e, come anticipato dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa, non verrà rinnovata. L’obbligo resterà in vigore nelle regioni in zona gialla, arancione e rossa, ma il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli ha detto che se la situazione continuerà a migliorare si potrà valutare se allentarlo prima della fine dello stato di emergenza, previsto per il 31 marzo. In ogni caso, continuerà a essere obbligatorio indossare la mascherina nei luoghi al chiuso come negozi e supermercati, e in particolare sarà necessario utilizzare la FFP2 in cinema e teatri, per assistere a eventi sportivi e per viaggiare sui mezzi di trasporto.
Sempre da venerdì potranno riaprire le discoteche e i locali notturni, che saranno accessibili soltanto a chi ha il Green pass rafforzato. Nelle discoteche al chiuso sarà obbligatorio usare sempre la mascherina, tranne quando si balla; in quelle all’aperto non sarà necessario averla.
Martedì 15 febbraio
A partire da martedì 15 febbraio, i lavoratori con almeno 50 anni saranno tenuti a presentare il Green Pass rafforzato, quello che si ottiene tramite vaccinazione o guarigione: se si presentano al lavoro senza, rischiano multe tra i 600 e i 1.500 euro. Inoltre saranno considerati assenti ingiustificati: non avranno diritto allo stipendio ma avranno diritto a mantenere il proprio posto di lavoro. L’introduzione dell’obbligo vaccinale per le persone con più di 50 anni era stata annunciata lo scorso 5 gennaio ed è entrata in vigore l’8 gennaio.
Salvo ulteriori modifiche, l’obbligo finirà il 15 giugno 2022, e dovrà essere rispettato da tutte le persone che compiranno 50 anni entro tale data.
Giovedì 31 marzo
Salvo ulteriori proroghe, il prossimo 31 marzo finirà lo stato di emergenza, cosa che teoricamente comporterebbe anche la cessazione delle attività della struttura del Commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo. La fine dello stato di emergenza non significa automaticamente che non sarà più necessario esibire il Green Pass (base o rafforzato) per accedere sul posto di lavoro e a molte attività: è probabile che una decisione in questo senso verrà presa più avanti, a seconda dell’andamento dell’epidemia.
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