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  • Venerdì 4 febbraio 2022

La Russia vuole usare un video falso come pretesto per invadere l’Ucraina?

Lo sostiene l'intelligence statunitense: è un'informazione da prendere con cautela, ma è considerata comunque credibile

Un'esercitazione dell'esercito russo, svolta il 25 gennaio (Alexei Ivanov/Ministero della Difesa russo/via AP)
Un'esercitazione dell'esercito russo, svolta il 25 gennaio (Alexei Ivanov/Ministero della Difesa russo/via AP)

Giovedì John Kirby, portavoce del dipartimento della Difesa americano, ha reso note alcune nuove analisi dell’intelligence statunitense che sostengono che la Russia starebbe creando un video falso da usare come pretesto per giustificare l’invasione dell’Ucraina. Nel video, dice l’intelligence statunitense, verrebbe mostrato un finto attacco dell’esercito ucraino contro obiettivi in territorio russo, o contro persone che parlano russo e che si trovano nelle zone dell’Ucraina dove l’influenza russa è più forte. Il governo di Mosca vorrebbe includere anche scene molto violente, di esplosioni, cadaveri ed edifici distrutti: scene false, che verrebbero inserite per creare indignazione e avere un argomento apparentemente solido per invadere il territorio ucraino.

Essendo informazioni raccolte da un servizio di intelligence, che comunque è fallibile sotto molti punti di vista, le conclusioni diffuse da Kirby sono da prendere con molta cautela, anche se sono giudicate per lo più credibili. Non è ancora chiaro cosa voglia fare il presidente russo Vladimir Putin, e molti analisti si interrogano da settimane sulle sue reali intenzioni, senza trovare risposte definitive e certe.

Alcuni funzionari sentiti dal New York Times hanno detto che al momento non si sa con certezza chi starebbe preparando il video, anche se ci sono sospetti sull’intelligence militare russa (anche nota con la sigla GRU). Ned Price, portavoce del dipartimento di Stato americano, ha aggiunto che gli Stati Uniti hanno deciso di rivelare il presunto piano della Russia per dissuadere il governo russo dal metterlo in pratica.

Il piano di un falso pretesto per attaccare l’Ucraina è stato confermato al New York Times anche da un funzionario dell’intelligence britannica. Al momento, comunque, né gli Stati Uniti né il Regno Unito hanno diffuso maggiori dettagli su quanto contenuto nei rapporti dei propri servizi di intelligence.

Il portavoce del governo russo, Dmitri Peskov, ha risposto giovedì sera alle accuse statunitensi, smentendo che ci sia un piano del genere in preparazione e dicendo che non è la prima volta che la Russia viene accusata di cose false di questo tipo. Sulla stessa linea si è posizionato l’ambasciatore russo all’Unione Europea, Vladimir Chizhov, che ha detto a CNN che il suo paese non ha in programma alcuna operazione per invadere l’Ucraina.

Intanto i tentativi di una risoluzione diplomatica della crisi sono praticamente bloccati. L’ultimo confronto tra Russia e Stati Uniti era avvenuto lunedì scorso al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. L’incontro non era però finito particolarmente bene e i rappresentanti dei due paesi si erano accusati a vicenda di voler alimentare la tensione, e l’ambasciatore russo, Vasily Nebenzya, si era alzato e se n’era andato quando era il turno di parlare per l’ambasciatore ucraino.

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