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  • Venerdì 4 febbraio 2022

Sono iniziate le Olimpiadi invernali

Nella cerimonia d'apertura allo Stadio Nazionale sono stati dichiarati aperti i Giochi della 24ª Olimpiade invernale

La cerimonia d'apertura delle Olimpiadi invernali del 2022 allo Stadio Nazionale di Pechino (Lintao Zhang/Getty Images)
La cerimonia d'apertura delle Olimpiadi invernali del 2022 allo Stadio Nazionale di Pechino (Lintao Zhang/Getty Images)

Con la cerimonia d’apertura allo Stadio Nazionale di Pechino sono iniziati ufficialmente i Giochi della 24ª Olimpiade invernale. La cerimonia, diretta dal regista cinese Zhang Yimou (tre nomination agli Oscar per Hero, Ju Dou e Lanterne Rosse) è durata circa due ore e si è conclusa con l’accensione del braciere olimpico da parte degli atleti cinesi Zhao Jiawen e Dinigeer Yilamujiang. Quest’ultima è una fondista proveniente dallo Xinjiang, la regione autonoma in cui il governo cinese è accusato di reprimere con violenza la minoranza musulmana degli uiguri. Il New York Times l’ha descritta come una provocazione ai paesi occidentali che non hanno inviato diplomatici a Pechino proprio per protestare contro le azioni del governo cinese nello Xinjiang.

Alla cerimonia hanno partecipato circa 3.000 figuranti, il 95 per cento dei quali adolescenti. Zhang Yimou diresse anche la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi estive che Pechino ospitò quattordici anni fa, nello stesso stadio. Allora la cerimonia fu pensata per far conoscere al resto del mondo la Cina e la sua storia. Quella pensata per le Olimpiadi invernali è stata invece più breve e contenuta, anche a causa delle restrizioni.

L’Italia ha sfilato con una delegazione composta da circa un centinaio di atleti e accompagnatori, guidata dalla portabandiera Michela Moioli, campionessa olimpica di snowboard che ha sostituito l’infortunata Sofia Goggia, rimasta in Italia per recuperare la condizione fisica in vista delle gare di sci alpino della prossima settimana.

Allo Stadio Nazionale di Pechino non c’erano diplomatici statunitensi, britannici, australiani, neozelandesi e canadesi perché i loro paesi hanno scelto di boicottare le Olimpiadi in segno di protesta verso le repressioni e i crimini commessi dal governo cinese contro le minoranze nel paese. Non avrebbero dovuto esserci neanche diplomatici russi, per via delle sanzioni per gli scandali del doping: invece erano presenti, su invito delle autorità cinesi (per l’occasione il presidente russo Vladimir Putin ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping).

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