Quanto pesa la fotografia?
Il nuovo libro di Alec Soth riflette sulla produzione di immagini e sul peso fisico ed emotivo che hanno
Il nuovo libro del fotografo statunitense Alec Soth – A Pound of Pictures, pubblicato da MACK – è un insieme di immagini raccolte come un flusso di coscienza: lavori realizzati tra il 2018 e il 2021 e riuniti in una miscellanea creata per parlare del processo fotografico in sé.
L’idea di Soth quando ha iniziato il progetto era di realizzare un lavoro più documentario, ripercorrendo il percorso del treno funebre che nella primavera del 1865 trasportò il presidente statunitense Abraham Lincoln da Washington DC alla sua città natale di Springfield, Illinois. Invece è diventato un viaggio quasi casuale, con mete scelte anche lanciando freccette su una cartina e cose fotografate ispirandosi a liste scritte e incollate al volante della sua auto. Dell’idea originaria rimangono solo alcune fotografie che mostrano ad esempio un busto di Lincoln, o persone che si fanno fotografare davanti alla sua statua.
In un’anteprima su Instagram della mostra che a New York accompagna il libro, Soth ha spiegato che per lui il punto era riflettere sul peso fisico ed emotivo della fotografia: essendo cresciuto con il metodo analogico, fotografare per lui significa catturare un soggetto e metterlo su carta, creare un oggetto fisico. Anche se questo processo è ormai cambiato con il digitale, continua a pensare alla fotografia in quel modo. Proprio l’interesse nei confronti del prodotto fisico lo ha portato non solo a fotografare, ma a comprare foto tramite mercatini e collezionisti: uno di questi incontri dà il nome al libro (A pound of pictures, cioè “una libbra di foto”), quando conosce un antiquario che vende foto a peso. In ogni libro Soth ha inserito a caso alcune di queste foto raccolte durante il viaggio.
Tra le pagine ci sono statue, persone, paesaggi, oggetti e souvenir che sono messi insieme in un modo che può sembrare casuale, ma trova il suo significato proprio nell’esercizio mentale che Soth fa e chiede di fare: riflettere sul desiderio di cristallizzare l’esperienza attraverso le immagini, sugli effetti che ha nel processo fotografico, su come le foto abitano il mondo e vengono accumulate per realizzare quel desiderio. Diventa, come scrive Vince Aletti sul New Yorker, “un inno ossessivo alla creazione di immagini”.
Alec Soth è nato nel 1969 e vive a Minneapolis, Minnesota. Ha pubblicato oltre 25 libri, di cui Sleeping by the Mississippi, Niagara e Songbook sono i più conosciuti. Il primo, pubblicato nel 2004, gli è valso la reputazione come uno dei migliori fotografi documentaristi contemporanei e raccoglie le foto scattate in cinque anni alle persone e ai paesaggi incontrati lungo il fiume Mississippi.