L’Argentina ha trovato un accordo con il Fondo Monetario Internazionale su 44,5 miliardi di dollari di debito
Venerdì il presidente dell’Argentina, Alberto Fernández, ha annunciato di aver raggiunto un accordo col Fondo Monetario Internazionale per ristrutturare 44,5 miliardi di dollari (circa 39,5 miliardi di euro) di debito, risalenti al grosso prestito di 57 miliardi di dollari (circa 51 miliardi di euro) che il Fondo Monetario Internazionale aveva fatto all’Argentina nel 2018, per evitare il default.
“Ristrutturare il debito” significa modificare le condizioni per la sua restituzione. In particolare l’accordo sospende la rata da 700 milioni di dollari prevista nei prossimi giorni, e congela i futuri pagamenti per almeno 4 anni e mezzo. Consente inoltre aumenti di spesa per i lavori pubblici mantenendo la spesa sociale, in cambio della riduzione graduale, da parte dell’Argentina, del proprio rapporto tra deficit (cioè tra il disavanzo annuale tra entrate e uscite dello stato) e PIL, dal 2,5 per cento attuale allo 0,9 per cento nel 2024. I dettagli dell’accordo verranno comunque finalizzati nelle prossime settimane. L’accordo, atteso e raggiunto dopo intense negoziazioni, dovrà poi essere approvato dal consiglio di amministrazione del Fondo Monetario Internazionale e dal parlamento argentino.
Il prestito fatto nel 2018 all’Argentina dal Fondo Monetario Internazionale aveva l’obiettivo di risollevare l’economia del paese, debolissima da diversi anni, ma non ha funzionato come sperato.
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