Il trasferimento di Dusan Vlahovic alla Juventus
Chi è il giovane attaccante serbo da 75 milioni di euro e perché la Juventus lo ha scelto per salvare la stagione e iniziare un nuovo ciclo
Nei prossimi giorni la Juventus dovrebbe ufficializzare l’acquisto dell’attaccante serbo Dusan Vlahovic dalla Fiorentina per circa 75 milioni di euro complessivi. Se confermato, sarà l’acquisto invernale più costoso della Juventus e anche nella storia della Serie A, nonostante il difficile periodo economico che il calcio sta vivendo: attualmente Vlahovic è considerato uno dei migliori attaccanti della Serie A, se non il migliore.
Con questo investimento la Juventus punta a salvare una stagione fin qui deludente e a costruire un nuovo ciclo insieme ai giocatori più giovani e talentuosi già in squadra, come Federico Chiesa, Manuel Locatelli e Matthijs de Ligt.
Il 28 gennaio Vlahovic compirà 22 anni. È in Italia dal 2018, anno in cui Pantaleo Corvino, esperto di calcio est-europeo e direttore sportivo della Fiorentina sotto la proprietà della famiglia Della Valle, lo acquistò dal Partizan Belgrado per meno di due milioni di euro. Già al Partizan Vlahovic veniva descritto come predestinato a una grande carriera. Con la squadra serba firmò un contratto professionistico nel 2016 a quindici anni, e a sedici esordì in campionato, diventando il più giovane esordiente nella storia del Partizan, squadra nota per la qualità del suo vivaio.
Nello stesso anno divenne il più giovane marcatore nella storia del club, record che detiene tuttora (16 anni, 2 mesi e 5 giorni).
A Firenze venne inserito gradualmente in prima squadra, mettendo insieme 10 presenze al primo anno, 30 al secondo e 37 nella passata stagione, conclusa da quarto miglior marcatore del campionato con 21 gol. Nella stagione in corso, Vlahovic ha dato l’impressione di essere diventato un attaccante di primo livello europeo segnando 20 gol in 24 presenze complessive, quasi uno ogni 102 minuti di gioco.
Come attaccante si distingue per doti atletiche sopra la media ma anche per qualità tecniche, cosa non comune per un giocatore della sua stazza, alto 1 metro e 90. Le sue caratteristiche lo rendono un centravanti estremamente prolifico in grado di giocare anche come seconda punta, quindi in posizione leggermente più arretrata di un centravanti, e di partecipare attivamente al gioco di squadra, non solo alla finalizzazione come altri centravanti più statici.
Ne ha parlato in questi giorni Ivica Iliev, direttore sportivo del Partizan: «Quando debuttò in prima squadra era già un fenomeno. Il mio miglior giocatore di sempre. Si vedeva dove sarebbe arrivato, anche per il fisico già sviluppato, le qualità tecniche, la testa sempre sulle spalle. Non si spaventò nemmeno nel derby di Belgrado contro la Stella Rossa, a 16 anni».
A Firenze i tifosi non hanno preso bene la notizia, anzi. La Juventus è la più grande rivale della Fiorentina, eppure quest’ultima continua a cederle puntualmente i suoi migliori giocatori. Succederà con Vlahovic, è successo con Federico Chiesa e Federico Bernardeschi, e accadde nel 1990 con Roberto Baggio, il cui trasferimento provocò addirittura disordini tra tifosi in città.
La Juventus ha scelto Vlahovic per risolvere uno dei suoi problemi più evidenti in questa stagione, l’efficienza dell’attacco. È infatti undicesima per gol realizzati, dietro Empoli e Sassuolo, e settima per tiri complessivi. I dati riflettono le difficoltà incontrate finora dai due centravanti in rosa, Moise Kean e Alvaro Morata. Quest’ultimo ora potrebbe terminare il prestito dall’Atletico Madrid ed essere ceduto al Barcellona, che lo cerca da settimane.
Inoltre, la questione legata a Paulo Dybala non è ancora risolta. L’argentino è considerato il miglior giocatore offensivo della Juventus, ma ha saltato quasi trenta partite in tre anni per frequenti problemi fisici e talvolta anche per questioni tattiche. Ora sta negoziando il rinnovo del contratto in scadenza il prossimo 30 giugno, ma le trattative non sembra stiano andando bene.
C’è poi l’aspetto finanziario del trasferimento di Vlahovic, che non è secondario e dovrà essere gestito nel tempo. Lo scorso settembre la Juventus ha infatti chiuso l’ultimo bilancio con una perdita di 210 milioni di euro – quasi 120 in più della passata – e un indebitamento finanziario di 389 milioni. Nel frattempo però la situazione economica del club è stata aiutata dalla cessione di Cristiano Ronaldo e successivamente da un aumento di capitale da 366,9 milioni di euro.
Il club avrà bisogno di vendere giocatori in esubero possibilmente già in questa sessione di mercato, per poi proseguire in estate. L’amministratore delegato Maurizio Arrivabene ha spiegato inoltre che la qualificazione alla prossima Champions League dovrà essere raggiunta ad ogni costo per i grossi benefici economici che questa comporta. Attualmente la Juventus è quinta a un punto dall’Atalanta e quindi fuori dalle quattro posizioni che garantiscono l’accesso al torneo.
– Leggi anche: Iniziano le selezioni della Nazionale di calcio