Il primo lockdown per Kiribati
Lo stato insulare del Pacifico aveva largamente scampato la pandemia, ma con il primo volo internazionale dopo dieci mesi sono arrivati alcuni positivi al coronavirus
Il governo di Kiribati, piccolo arcipelago nell’oceano Pacifico centrale, ha introdotto il suo primo lockdown dall’inizio della pandemia da coronavirus in seguito alla diffusione dei contagi legata all’arrivo del primo volo internazionale nel paese dopo un lungo periodo di chiusura dei confini.
Fino alla settimana scorsa a Kiribati, uno dei paesi più remoti del mondo, erano stati registrati solo due casi di coronavirus. Venerdì scorso però 36 dei 54 passeggeri che erano arrivati nel paese dall’estero per la prima volta dopo dieci mesi erano risultati positivi al coronavirus al loro arrivo. Le autorità locali hanno rafforzato le restrizioni dopo che quattro dipendenti della struttura dove i passeggeri contagiati stavano trascorrendo la quarantena erano risultati a loro volta positivi.
A partire da lunedì 24 gennaio e almeno per due settimane i residenti di Kiribati dovranno rimanere a casa e potranno uscire solo per motivi essenziali, come comprare beni di prima necessità. Le scuole saranno chiuse, sarà vietato fare assembramenti e saranno in vigore anche altre restrizioni, come l’obbligo di indossare le mascherine o di essere vaccinati contro il coronavirus se ci si vuole spostare fuori dalla capitale, Tarawa.
La repubblica di Kiribati è un arcipelago dell’Oceania sostanzialmente nel mezzo dell’oceano Pacifico: è formata da 33 isole, per la maggior parte atolli, ha circa 120mila abitanti e fu colonia dell’Impero britannico.
Le autorità del paese hanno precisato che tutti i passeggeri a bordo del volo avevano completato il ciclo di vaccinazione contro il coronavirus e avevano potuto viaggiare perché erano risultati negativi a un test effettuato prima della partenza. Secondo quanto scrive il Guardian, la settimana scorsa il governo locale aveva detto che più del 93 per cento della popolazione vaccinabile di Kiribati aveva ricevuto almeno una dose di vaccino; poco più della metà aveva completato il ciclo di vaccinazione.
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