Ingrid Betancourt, la politica colombiana che rimase ostaggio delle FARC per sei anni, si candiderà alle prossime elezioni presidenziali
Martedì Ingrid Betancourt, la politica centrista colombiana che nel 2002 fu rapita dalle FARC (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia) e che rimase ostaggio per sei anni, ha detto che si candiderà alle prossime elezioni presidenziali, che si terranno a maggio del 2022.
Il rapimento di Betancourt fu una delle azioni più note delle FARC, gruppo che per 50 anni combatté contro il governo colombiano e che nel 2016 concluse con lo stesso governo uno storico accordo di pace. Betancourt fu rapita durante la propria campagna elettorale per le presidenziali del 2002, a cui si era candidata.
Betancourt fa parte del partito centrista e ambientalista Partido Verde Oxígeno, all’interno della coalizione Coalición Centro Esperanza. Alle elezioni presidenziali di maggio competerà con l’attuale presidente conservatore Ivan Duque, insieme a una ventina di altri candidati. I sondaggi danno in testa Gustavo Petro, l’ex sindaco di sinistra di Bogotà, la capitale della Colombia, ed ex membro del Movimento 19 aprile (M-19), un gruppo rivoluzionario di sinistra attivo negli anni Settanta e Ottanta.