A El Salvador almeno 22 giornalisti di una testata indipendente e critica nei confronti del governo sono stati spiati con il software Pegasus
Mercoledì un’indagine dell’istituto di ricerca canadese Citizen Lab e di alcune organizzazioni che si occupano di diritti umani e sicurezza informatica ha rivelato che almeno 22 giornalisti di un giornale indipendente di El Salvador molto critico nei confronti del governo sono stati spiati con il software Pegasus della discussa azienda israeliana NSO, che fornisce ai governi sistemi per spiare le attività sugli smartphone di terroristi e criminali. Il giornale si chiama El Faro e quella descritta dall’indagine è una delle operazioni più estese compiute attraverso Pegasus.
L’indagine si riferisce al periodo che va da luglio 2020 a novembre 2021: i giornalisti di El Faro sono solo alcune delle almeno 35 persone, tra giornalisti di altre testate e attivisti, spiate col software Pegasus a El Salvador. Tutte le persone spiate, dice l’indagine, erano variamente impegnate nella documentazione e nella denuncia delle attività antidemocratiche del giovane e autoritario presidente di El Salvador Nayib Bukele. La testata El Faro, in particolare, è nota per diverse inchieste sulle attività dell’amministrazione Bukele (a El Salvador il presidente è anche il capo del governo), tra cui la sua collaborazione con bande criminali locali per accrescere il proprio potere sul territorio. Secondo i risultati dell’indagine lo smartphone di Óscar Martínez, giornalista investigativo di El Faro, sarebbe stato hackerato 42 volte.
I risultati dell’indagine condotta da Citizen Lab dicono che è molto probabile che le attività di spionaggio siano state orchestrate direttamente dal governo di Bukele. NSO, fondata nel 2010, è sospettata da tempo di aver fornito i propri sistemi di sorveglianza a governi stranieri, che li avrebbero usati anche per spiare giornalisti, attivisti per i diritti umani, diplomatici e dirigenti d’azienda. Le attività di NSO erano già state al centro di diverse inchieste giornalistiche negli anni scorsi, ma l’indagine dell’estate scorsa aveva raccolto nuove prove al riguardo, a cui ora si aggiungono quelle dell’indagine di Citizen Lab.
– Leggi anche: L’inchiesta sugli smartphone di giornalisti e attivisti spiati dai governi