Il principe Andrea sarà processato, infine
Negli Stati Uniti, per la causa civile avviata da Virginia Giuffre, che lo aveva accusato di aver abusato sessualmente di lei quando era minorenne
Il principe Andrea del Regno Unito potrà essere processato negli Stati Uniti per le accuse di abusi sessuali che gli sono state rivolte da Virginia Giuffre, una delle donne che avevano accusato di abusi anche il finanziere Jeffrey Epstein, morto in carcere nel 2019.
Mercoledì un tribunale di New York ha infatti respinto la richiesta degli avvocati del principe di archiviare la causa civile intentatagli da Giuffre sulla base dell’accordo che lei aveva raggiunto nel 2009 con Epstein: secondo quell’accordo, per cui era stata risarcita con una somma di 500mila dollari, Giuffre si era impegnata a non fare causa a nessun’altra persona che potesse essere considerata «una potenziale imputata» negli scandali di abusi in cui era stato coinvolto il finanziere.
Il giudice di New York, Lewis A. Kaplan, ha stabilito che «non si può dire» che l’accordo del 2009 riguardasse espressamente il principe Andrea, figlio della regina Elisabetta II e amico di Epstein. In altre parole, ha sostenuto che la causa civile nei confronti del principe possa andare avanti.
Giuffre aveva denunciato il principe Andrea nell’agosto del 2021 sostenendo di essere stata obbligata ad avere rapporti sessuali con lui quando lei aveva 17 anni. Andrea aveva provato a far cadere le accuse contro di sé sostenendo che lei non potesse fargli causa negli Stati Uniti, perché da qualche anno viveva stabilmente in Australia, ma anche in quell’occasione un giudice aveva respinto la richiesta. Il processo dovrebbe cominciare il prossimo autunno, a meno che non si trovi prima un accordo economico.
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