Il derby d’Italia ritorna in Supercoppa
Inter e Juventus si ritrovano per la 216ª volta nella loro storia in un trofeo simbolico che nessuno vuole perdere
La Supercoppa del campionato di calcio italiano si gioca da 34 anni: nacque come collegamento tra una stagione e l’altra, e per le prime ventisei edizioni si disputò in estate tra la squadra vincitrice dello Scudetto e quella vincitrice della Coppa Italia, che ora sono rispettivamente Inter e Juventus.
Da circa un decennio le nuove possibilità commerciali l’hanno fatta diventare un’occasione per esportare il campionato italiano all’estero, e la coppa ha un po’ perso la sua funzione di ponte tra una stagione e l’altra. Dal 2014 a oggi si è giocata quattro volte in Cina, e poi in inverno in Qatar, per due volte, e altre due in Arabia Saudita, paese con cui la Lega Serie A ha un contratto che prevede l’organizzazione di tre edizioni in cinque anni dal valore complessivo di 22 milioni di euro.
Quest’anno la Supercoppa tra Inter e Juventus si sarebbe dovuta giocare nuovamente in gennaio e a Gedda, in Arabia Saudita, ma per questioni organizzative legate alla pandemia e ai calendari fitti si è deciso di restare in Italia, come già era accaduto l’anno scorso per Juventus-Napoli. A differenza del campo neutro di Reggio Emilia, però, stasera si giocherà allo stadio Meazza di Milano, in casa della squadra vincitrice dell’ultimo Scudetto, come da vecchia consuetudine.
È dal 2010 che la Supercoppa non si gioca a San Siro, ed è addirittura da diciassette anni che Inter e Juventus — le due squadre con più Scudetti e quelle che si sono affrontate più volte nella storia del calcio italiano (215 volte dal 1929) — non si ritrovavano in finale. La prima e finora unica la giocarono il 20 agosto 2005 nel vecchio Delle Alpi di Torino. La vinse 1-0 l’Inter, allora allenata da Roberto Mancini, grazie a un gol di Juan Sebastian Veron nei tempi supplementari. Per l’Inter fu la seconda Supercoppa delle cinque vinte nella sua storia; la Juventus invece è la squadra che ne ha vinte di più: nove.
Nelle conferenze stampa di questi giorni i due allenatori, Simone Inzaghi e Massimiliano Allegri, si sono definiti a vicenda favoriti: l’Inter perché secondo Allegri è la squadra più forte del campionato, la Juventus perché secondo Inzaghi è più abituata a giocare queste finali, avendone vinte cinque delle nove disputate nell’ultimo decennio.
L’Inter si presenta imbattuta da quattro partite fra tutte le competizioni, mentre la Juventus da otto. In campionato il distacco tra le due è considerevole, con l’Inter prima a 49 punti e la Juventus quinta a 11 punti di distanza. Quest’ultima ha anche le assenze più importanti: stasera non ci saranno gli squalificati Cuadrado e De Ligt, gli infortunati Ramsey (vicino alla cessione) e Chiesa, che domenica si è lesionato il legamento crociato anteriore del ginocchio, e il portiere Szczesny, vaccinato da poco e ancora in attesa del Green Pass. Hanno invece recuperato Bonucci e Danilo. L’Inter ha tutta la rosa a disposizione e ha recuperato anche lo squalificato Calhanoglu.
In caso di parità nei novanta minuti regolamentari, la partita si procederà ai tempi supplementari ed eventualmente ai rigori. Come in campionato, le squadre potranno effettuare cinque sostituzioni nel corso dei novanta minuti. In caso di supplementari sarà però consentita una sostituzione aggiuntiva.
La partita (trasmessa in diretta dalle 21 su Canale 5) è organizzata direttamente dalla Lega Serie A e non dalla squadra di casa. Questo vuol dire che San Siro sarà diverso dal solito, con le tribune divise più o meno a metà tra tifosi dell’Inter e della Juventus, che lo riempiranno al 50 per cento della sua capienza secondo le restrizioni in vigore (per questo motivo le due società avevano chiesto un rinvio, poi non concesso, per poterla giocare in uno stadio pieno). La Supercoppa sarà anche una delle ultime partite prima del subentro delle nuove restrizioni che dalla prossima giornata di campionato consentiranno l’accesso agli stadi a soli 5.000 spettatori, senza distinzioni tra gli impianti più grandi e quelli più piccoli.
Le probabili formazioni di Inter-Juventus
Inter (3-5-2) Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Calhanoglu, Brozovic, Barella, Perisic; Dzeko, Martinez
Juventus (4-4-2) Perin; De Sciglio, Rugani, Chiellini, Alex Sandro; McKennie, Locatelli, Rabiot; Bernardeschi, Kulusevski, Morata
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