In Cina è stato imposto un lockdown in un’altra grande città, Anyang, dopo la scoperta di poche decine di casi positivi da coronavirus
In Cina è stato imposto un lockdown in un’altra grande città, Anyang, dove vivono più di 5 milioni di persone e dove lunedì erano stati rilevati 58 casi positivi da coronavirus. Le restrizioni imposte ad Anyang rientrano nella cosiddetta “strategia zero-Covid” che la Cina sta applicando da settimane, con intere città che vengono messe in lockdown dopo avere riscontrato pochi singoli casi positivi: è la strategia che era stata introdotta inizialmente nei momenti più critici della pandemia, quando si era cercato di eliminare qualsiasi rischio di diffusione del contagio.
Anyang, che si trova nelle provincia dello Henan, è la terza grande città dove nelle ultime settimane è stato imposto un lockdown dopo la scoperta di poche decine di casi: la prima era stata Xi’an, dove abitano 13 milioni di persone e che si trova nella provincia di Shaanxi, mentre la seconda era stata Yuzhou, che ha 1,2 milioni di abitanti e si trova come Anyang nello Henan. In tutto quindi attualmente ci sono quasi 20 milioni di persone in lockdown in Cina.
Agli abitanti di Anyang è stato ordinato di non uscire di casa, se non per motivi estremamente necessari. Al momento non è chiaro quanto durerà il lockdown.
La situazione più preoccupante è però quella di Tianjin, grande città a circa 100 chilometri da Pechino, dove è stato registrato un focolaio in una scuola, e in cui sono stati rilevati due contagi dovuti alla variante omicron: per ora la città non è stata messa in lockdown ed è stato imposto solo un test di massa ai suoi circa 15 milioni di abitanti.
I contagi di Tianjin sono preoccupanti soprattutto a causa della vicinanza con Pechino e per l’avvicinarsi di due eventi importanti: il Capodanno cinese (il 1° febbraio), in cui centinaia di milioni di persone di solito viaggiano all’interno del paese per andare a trovare le proprie famiglie, e le Olimpiadi invernali di Pechino, che cominceranno il 4 febbraio.
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