Quando George H. W. Bush vomitò addosso al primo ministro giapponese
Accadde l'8 gennaio del 1992, trent'anni fa, durante un ricevimento a Tokyo: la scena è stata poi citata in moltissimi sketch comici
L’8 gennaio del 1992, trent’anni fa, il presidente degli Stati Uniti George H. W. Bush vomitò e svenne addosso al primo ministro giapponese Kiichi Miyazawa, durante un ricevimento nella residenza ufficiale del capo del governo a Tokyo. Bush si sentì male a causa di un’influenza intestinale e riuscì a lasciare la sala sulle proprie gambe qualche minuto dopo, scortato e affaticato. Il momento in cui vomitò fu raccontato moltissimo, fu citato in commedie, serie animate e programmi tv, anche americani, e in Giappone fu creato un nuovo termine per indicare esattamente quella cosa lì: “Bushu-suru”, letteralmente “fare la cosa che ha fatto Bush”.
George H. W. Bush è il padre di George W. Bush, a sua volta presidente degli Stati Uniti dal 2001 al 2009. All’epoca aveva 67 anni ed era candidato per un secondo mandato presidenziale (le successive elezioni furono poi vinte da Bill Clinton). Si trovava in Giappone assieme alla first lady Barbara Bush e a una delegazione di funzionari governativi nell’ambito di un viaggio di dodici giorni nei paesi asiatici per rafforzare i rapporti commerciali con gli Stati Uniti.
L’8 gennaio, un mercoledì, stava partecipando a una cena con 135 invitati tra diplomatici e funzionari alla residenza del primo ministro in centro a Tokyo, vicino al quartiere in cui sorge il palazzo imperiale del Giappone. Cominciò a sentirsi male attorno alle 20.20, mentre era seduto alla destra di Miyazawa: le immagini di quello che successe dopo furono riprese da una telecamera della televisione giapponese NHK.
Bush sembrò perdere i sensi e poi vomitò addosso a se stesso e al primo ministro giapponese, accasciandosi su di lui. Sua moglie, Barbara Bush, si alzò dal proprio posto e gli coprì la bocca con un tovagliolo, mentre altre persone si avvicinarono per assisterlo. Bush, infine, scivolò cadendo a terra.
Quando si riprese, Bush disse scherzando al suo medico personale di «farlo rotolare sotto al tavolo e lasciarlo lì» finché la cena non fosse finita. Nel giro di pochi minuti, fu aiutato ad alzarsi e uscì dalla sala accompagnato da alcuni uomini del Secret Service, l’agenzia governativa americana responsabile della sicurezza del presidente e della sua famiglia. Ritornò nel palazzo di Akasaka, la residenza del governo giapponese in cui alloggiava, senza il bisogno di un’ambulanza.
Il giorno seguente una persona che era presente al ricevimento e che chiese di rimanere anonima raccontò al New York Times che Bush «era diventato bianco come un lenzuolo» e stava chiaramente svenendo prima di finire sul pavimento della sala. Dopo l’incidente, i suoi medici chiarirono che si era trattato solo di problemi gastrointestinali e dissero che il presidente non aveva avuto bisogno di particolari cure mediche, ma soltanto di farmaci per curare la nausea.
Il giorno seguente Bush si presentò davanti ai giornalisti e ai fotografi un po’ indebolito ma di buonumore. Disse che si era già sentito male prima della cena, durante un incontro sempre nella residenza del primo ministro giapponese, e di aver creduto che il problema fosse risolto dopo essere andato in bagno.
Si scusò quindi con Miyazawa per l’accaduto, dicendosi «mortificato», e con tutte le persone presenti per averle allarmate. I suoi impegni per la mattina furono cancellati e per sicurezza fu sottoposto a un elettrocardiogramma.
Il New York Times raccontò che alcuni reporter e membri del governo che stavano viaggiando assieme a Bush avevano preso l’influenza o avevano avuto sintomi simili nei giorni precedenti. Bush però era sempre stato bene, aveva fatto jogging in un paio di occasioni e si era allenato nelle palestre degli alberghi in cui aveva soggiornato.
Tra le altre cose, nel pomeriggio di mercoledì, aveva giocato a tennis assieme all’ambasciatore americano in Giappone, perdendo contro l’allora imperatore giapponese Akihito e il principe ereditario Naruhito, suo figlio e attuale imperatore.
Della partita a tennis aveva anche parlato Barbara Bush, che dopo l’incidente era rimasta fino al brindisi finale del ricevimento. Nel presentare il discorso che avrebbe dovuto tenere Bush – che fu poi pronunciato dal suo amico e consigliere per la sicurezza nazionale Brent Scowcroft – la first lady disse di non sapere cosa fosse successo esattamente al marito, visto che non era mai accaduto prima. Aggiunse però di aver cominciato a credere che fosse colpa della brutta sconfitta subita nella partita contro l’imperatore e il principe ereditario: «Noi Bush non siamo abituati [a perdere]», disse Barbara: «[mio marito] si è sentito molto peggio di quello che credessi!».
Nella serata dell’8 gennaio del 1992 le immagini di Bush che vomitava e sveniva addosso a Miyazawa circolarono moltissimo sui media giapponesi e in seguito furono trasmesse anche dalle tv americane. La vicenda fu così discussa, commentata e derisa che da quel giorno in Giappone si è cominciato a usare l’espressione “Bushu-suru” per dire “vomitare”.
La scena di Bush che vomita fu citata in uno sketch del noto programma televisivo Saturday Night Live e ripresa nel film comico Hot Shots! 2 del 1993, in cui un presidente degli Stati Uniti non propriamente presidenziale diceva al primo ministro giapponese di non sentirsi troppo bene per via dei suoi problemi all’intestino.
Nell’episodio pilota della serie animata King of the Hill, andato in onda nel 1997, il protagonista Hank Hill diceva che la città di Detroit, famosa per l’industria delle automobili, «non ha più alcun orgoglio da quando George Bush è andato in Giappone e ha vomitato sui dirigenti» delle aziende automobilistiche. La scena è citata anche in un episodio dei Simpson in cui compare proprio George H. W. Bush, che litigando con Homer Simpson gli dice: «Ti rovino come un ricevimento giapponese».
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