In Canada da oggi è vietata la terapia di conversione dell’orientamento sessuale e dell’identità o espressione di genere
Venerdì, in Canada, è entrata in vigore la legge che vieta la controversa terapia di conversione dell’orientamento sessuale, e dell’identità o dell’espressione di genere. La legge era stata approvata all’inizio di dicembre sia dalla Camera che dal Senato canadesi. Con la sua entrata in vigore, in Canada sarà considerato un crimine fornire o promuovere servizi finalizzati a reprimere o cambiare l’orientamento sessuale o l’identità e/o espressione di genere delle persone non eterosessuali o non cisgender (cioè che non si riconoscono nel genere corrispondente al proprio sesso biologico), così come costringere qualcuno a sottoporsi a servizi di questo tipo. La legge prevede pene fino a cinque anni di carcere.
In Canada la terapia di conversione veniva praticata in varie forme da decenni ed era ampiamente screditata da tantissimi attivisti e dalla comunità scientifica. Anche se ampiamente sostenuta, l’approvazione della legge è stata discussa e osteggiata da alcuni politici conservatori. L’8 dicembre ha ricevuto il cosiddetto “royal assent” (assenso reale), un passaggio che sancisce l’entrata in vigore di una legge dopo 30 giorni.