I dati sul coronavirus in Italia di oggi, lunedì 3 gennaio
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 68.052 casi positivi da coronavirus e 140 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 13.684 (609 in più di ieri), di cui 1.351 nei reparti di terapia intensiva (32 in più di ieri) e 12.333 negli altri reparti (577 in più di ieri). Sono stati analizzati 156.693 tamponi molecolari e 288.628 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 28,42 per cento, mentre quella dei test antigenici dell’8,15 per cento. Nella giornata di domenica i contagi registrati erano stati 61.028 e i morti 133.
Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (13.421), Emilia-Romagna (8.014), Toscana (6.952), Campania (6.653), Veneto (6.468).
Le altre notizie di oggi
• Da oggi, lunedì 3 gennaio, Lazio, Lombardia, Piemonte e Sicilia sono passate in zona gialla, aggiungendosi a Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Veneto e alle province autonome di Bolzano e Trento. Di fatto, però, per queste regioni non cambia nulla, visto che in base al decreto approvato dal governo il 23 dicembre tra zona bianca e zona gialla non ci sono più differenze: fino a Natale l’unica differenza era l’obbligo di mascherina all’aperto, che prima valeva solo in zona gialla e che da allora però è stato esteso anche in zona bianca.
• Le regioni hanno proposto al governo di cambiare le regole che attivano la didattica a distanza (DAD) nelle classi, con l’obiettivo di evitarla il più possibile. La proposta riguarda gli studenti a partire dalle scuole elementari: nel caso di due studenti risultati positivi, le regioni hanno proposto di attivare un’autosorveglianza di 5 giorni per gli studenti vaccinati e la quarantena di 10 giorni con la DAD per i non vaccinati, con un test obbligatorio al termine del periodo. Qualcosa è già stato deciso, come l’obbligo di indossare mascherine FFP2 per gli operatori, ma come abbiamo raccontato qui su altre cose si sta ancora discutendo.
• Il commissario per l’emergenza coronavirus, Francesco Paolo Figliuolo, ha annunciato lunedì che nelle farmacie italiane le mascherine FFP2 non potranno essere vendute a più di 75 centesimi l’una. L’accordo è stato raggiunto con le associazioni di categoria delle farmacie FederFarma, AssoFarm e FarmacieUnite, ma deve essere ancora formalizzato.