Gli aumenti di prezzo nei negozi IKEA
Il gruppo che controlla la maggior parte dei punti vendita ha annunciato che nei prossimi mesi saranno in media del 9 per cento, per via della crisi globale della “supply chain”
Il gruppo che controlla la maggior parte dei negozi Ikea ha annunciato che nei prossimi mesi i prezzi di molti suoi prodotti aumenteranno per via dei disagi causati dalla crisi globale della “supply chain”, letteralmente “catena dell’approvvigionamento”, cioè il complesso e interconnesso sistema di trasporti e rifornimenti su cui si basano il commercio e l’economia mondiali. In alcuni paesi i costi dei mobili Ikea sono già aumentati, in qualche caso fino al 50 per cento, ma ora più in generale si stima che a breve i prezzi aumenteranno in media del 9 per cento.
In un comunicato diffuso pochi giorni fa, Ingka Group – una multinazionale legata al fondatore di IKEA, l’imprenditore svedese Ingvar Kamprad – ha spiegato che nell’ultimo anno e mezzo c’è stata una domanda «senza precedenti» di mobili e accessori che rispondano alle esigenze delle «nuove realtà delle persone», che trascorrendo molto più tempo in casa hanno bisogno di maggiore «funzionalità e di ottimizzare gli spazi».
Tolga Öncü, responsabile dell’organizzazione della gestione dei negozi del gruppo, ha detto che durante la pandemia Ikea aveva cercato di tenere stabili i prezzi dei propri prodotti perché «era la cosa giusta da fare». Adesso, a causa delle «limitazioni significative» sul trasporto delle merci e sulla reperibilità dei materiali grezzi che stanno causando disagi e aumenti dei prezzi a livello globale, l’azienda però «deve ricaricare parte dei costi» che non riesce più ad ammortizzare sui clienti.
Il comunicato di Ingka Group spiega che gli aumenti di prezzi saranno più acuti in Europa e in Nord America, soprattutto per via dei maggiori costi di trasporto e di acquisto delle materie prime che stanno colpendo un po’ tutte le grandi catene che commerciano in Europa.
Già alcuni mesi fa Ikea aveva preannunciato possibili aumenti dei prezzi dei suoi prodotti in seguito ai primi disagi nella catena di approvvigionamento globale. Per fare qualche esempio concreto, la scrivania Malm, che in Italia costa 129 euro, nel Regno Unito a ottobre si trovava a 99 sterline e adesso costa 150 sterline (da 118 a 180 euro). Il divano a due posti Klippan, uno dei più popolari del marchio, adesso costa 199 sterline, 20 in più rispetto a pochi mesi fa (in Italia si trova a partire da 249 euro).
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