Un po’ di giochi di società da fare a Capodanno, per chi è in quarantena
Tra quelli che si possono fare con le cose che si hanno normalmente in casa, e giocare in coppia o tra poche persone
Nell’ultima settimana sono raddoppiati i contagi da coronavirus, fare un test è diventato molto difficile e ci sono centinaia di migliaia di persone positive che dovranno passare la sera del 31 dicembre in casa in isolamento. Le regole sulla quarantena dei contatti stretti sono appena cambiate, e non è più obbligatoria per chi ha tre dosi di vaccino, o ha ricevuto la seconda da meno di 4 mesi, e ha avuto un contatto stretto con un positivo. Ma molti ancora non hanno potuto fare il richiamo, specialmente tra i più giovani, e in ogni caso può essere comunque prudente limitare il numero di persone con cui si passa la serata, visto il momento di grandissima circolazione del virus.
Come l’anno scorso, milioni di persone festeggeranno il capodanno tra pochi intimi, oppure in famiglia, tra coinquilini, in coppia o anche da soli. Qualcuno sarà inconsolabile di fronte a questa prospettiva, e qualcun altro potrebbe rabbrividire alla sola idea di trascorrere la sera del 31 dicembre facendo un gioco di società, preferendo altri passatempi (o perfino nessun passatempo). Per tutti gli altri, ci sono una serie di soluzioni per ravvivare l’attesa della mezzanotte, o le prime ore del 2022, che richiedono materiali essenziali e comuni, e che quindi possono essere improvvisate senza dover acquistare niente.
Ad alcuni giochi si può giocare da soli, altri sono divertenti anche in due e altri ancora per gruppi più numerosi, buoni anche per chi non è in quarantena ma passerà il Capodanno comunque a casa, con un gruppetto di amici e amiche. A parte quelli più tradizionali – come Scarabeo e RisiKo! – che si possono recuperare facilmente da qualche soffitta o chiedendoli in prestito all’ultimo, per gli altri basta avere carta e penna o, al limite, una stampante.
Memory (2-6 giocatori)
È un gioco che ha oltre cinquant’anni, esiste la versione ufficiale di Ravensburger ma è molto facile da replicare. Online si trovano versioni stampabili per tutte le età e con un po’ di manualità nel disegno si può anche creare da zero con carta e penna, disegnando le varie figure su pezzi di carta rettangolari. L’importante è che per ogni figura ci sia il suo doppione. La dinamica è semplice: sul tavolo si dispongono le carte in modo ordinato e a turno i giocatori le scoprono per cercare i doppioni. Se li trovano, se li prendono. Ogni volta che un giocatore non trova il doppione della carta che ha scoperto, le ricopre e passa il turno. Vince chi alla fine ha più coppie di carte.
Chi sono? (da 2 giocatori in su)
È forse il gioco più facile da creare: bastano alcuni biglietti ritagliati da un foglio, una penna e del materiale adesivo. Ciascun giocatore scrive su un biglietto un personaggio celebre, realmente esistito o fittizio, oppure uno conosciuto dalla persona che deve indovinare, e lo passa a un altro giocatore che deve appiccicarselo in fronte, così che lo vedano gli altri giocatori. L’obiettivo è indovinare il nome scritto sul proprio biglietto, facendo agli altri giocatori domande del tipo “Il mio personaggio è vivo o morto?”, oppure “È un personaggio di fantasia?”, “L’ho mai visto di persona?”, a cui si può rispondere solo “sì” o “no”.
L’intruso (4 giocatori in su)
Le regole sono semplici: un giocatore che non parteciperà attivamente al gioco pensa a una parola di qualsiasi tipo, per esempio “bandiera”. Poi la dirà all’orecchio di ciascun giocatore tranne uno, a cui invece dirà “intruso”. A quel punto il giocatore che ha pensato alla parola ne dirà ad alta voce una in qualche modo collegata, per esempio “tricolore”, poi a turno tutti i giocatori dovranno dire altre parole sempre seguendo il filo (“asta”, “vento” eccetera), e dovrà farlo anche l’intruso cercando di intuire la parola che non conosce badando a non farsi scoprire.
Alla fine del turno si discute su chi potrebbe essere l’intruso e si vota per eliminarlo. Se i giocatori eliminano per sbaglio un giocatore che non era l’intruso, si procede con un altro turno finché non viene scoperto, altrimenti l’intruso vince la partita.
Cards Against Humanity (3 giocatori in su)
È un gioco di società con dinamiche un po’ diverse da quelle tradizionali. Il gioco viene costituito da due mazzi, uno composto da carte nere, che tiene un giocatore chiamato “Lo Zar delle Carte”, e uno di carte bianche, distribuito agli altri giocatori. “Lo Zar delle Carte” legge la frase sulla sua carta nera, che sarà una domanda o una frase incompleta. Gli altri giocatori devono rispondere alla domanda o completare la frase nel modo più divertente scegliendo una delle loro carte bianche, sulle quali ci sono scritte cose frasi apparentemente a caso come “Privilegi dei bianchi” o “L’omino Michelin”.
Completata la frase con le alternative, “Lo Zar delle Carte” decide quale è quella più divertente e assegna un punto a chi l’ha scelta. È un gioco canadese ormai molto famoso, e ne esiste una versione stampabile in italiano (PDF).
A Giangi piace (2 giocatori in su)
È un gioco adatto anche ai bambini ma non solo, e molto semplice. La regola è che un giocatore dica di volta in volta cosa piace e cosa non piace a Giangi, per esempio: “A Giangi piace la cioccolata, ma non l’acqua” e poi: “A Giangi piace la palla, ma non i soldi”. Gli altri giocatori devono capire qual è il nesso logico che unisce le cose che piacciono a Giangi e quelle che non gli piacciono: in questo caso, sia “cioccolata” che palla hanno una doppia consonante, mentre “acqua” e “soldi” no. Per rendere il gioco divertente basta essere creativi con i nessi logici.
Il gioco del dizionario (3 giocatori in su)
Per giocare a questo gioco basta un buon dizionario, di quelli completi, fogli e penne. Un giocatore sceglie dal vocabolario una parola poco comune, molto tecnica oppure arcaica, di cui suppone nessuno dei giocatori sappia il significato (è molto più semplice di quanto possiate pensare, solitamente basta aprire a caso e sfogliare poche pagine) e la comunica agli altri giocatori. Il giocatore con il dizionario trascrive la definizione in forma semplificata sul suo foglio, e gli altri ne inventano una che abbia una formulazione tipica da vocabolario, e che sembri plausibile (“antico strumento utilizzato per la filatura del cotone”, per dire).
Il giocatore con il dizionario raccoglie poi le definizioni e le legge in ordine sparso, compresa la propria. A quel punto i giocatori votano qual è secondo loro quella vera.
Chi riceve un voto per la propria definizione inventata e chi vota per la definizione giusta ottiene un punto. Alla fine della partita (che può avere un numero di turni pari al numero dei giocatori) vince chi ha più punti.
Twenty questions (2 giocatori in su)
Per questo gioco, che in italiano di solito chiamiamo Indovina a cosa sto pensando, non servono neanche carta e penna. Un giocatore pensa a una qualsiasi persona o oggetto più o meno comune, e gli altri giocatori devono indovinarlo facendo delle domande, a cui si può rispondere sempre solo con “sì” o “no”. Le regole si possono adattare alle esigenze dei giocatori (si può scegliere un’area tematica, per esempio), ma una versione molto diffusa prevede che si abbiano a disposizione solo 20 domande per riuscire a indovinare.
Root (1-4 giocatori)
La versione stampabile di questo gioco in italiano si trova sul sito di La Tana dei Goblin, che in una recensione sintetizza così le sue caratteristiche: «Root può essere considerato un introduttivo ai wargame, la cui caratteristica principale è l’estrema asimmetria delle fazioni. Per 1-4 giocatori, si arriva a 6 con l’espansione e a fronte di una lunga e complessa spiegazione, il gioco poi si assesta sui 15-20 minuti a partecipante, una volta comprese le meccaniche e assimilate le diverse fazioni». La dinamica del gioco è quindi non propriamente immediata, bensì adatta a chi è un discreto appassionato di giochi da tavolo. Una volta capita può dare soddisfazione.
Rolling Village (1-12 giocatori)
A questo gioco si può giocare anche in coppia o in solitaria, e fa parte di quelli che si possono mettere insieme con una semplice stampante, scaricandolo dal sito di Boardgamegeek (qui le regole in italiano e l’occorrente per giocare). Dopodiché basta un paio di dadi a sei facce. Lo scopo del gioco è “costruire” case, laghi, foreste o piazze su una tabella. Il posizionamento dei progetti (si chiamano così) sulla tabella viene deciso dai dadi, e determina il punteggio ottenuto dai giocatori. Alla fine di nove turni, chi ha ottenuto più punti vince.
Giochi di Asmodee stampabili
Asmodee è un editore di giochi di società che produce titoli apprezzati e di successo come Ticket to Ride, Dixit, Dobble ed Exploding Kittens. Sul suo sito mette a disposizione le versioni ridotte e stampabili di alcuni giochi del catalogo: ci sono Ticket to Ride, Citadels, Unlock! e molti altri.
Giochi confezionati da rispolverare
Un’alternativa ulteriore per chi è in quarantena potrebbe essere ritirare fuori vecchi giochi di società che non si ricordava di avere, o chiederli in prestito a chi ce li ha ma non pensa di usarli (meglio farseli lasciare fuori dalla porta, se siete in isolamento o in quarantena). Peraltro spesso sono giochi particolarmente indicati per coppie o piccoli gruppi di persone: Trivial Pursuit, Monopoly, RisiKo!, Scarabeo oppure Indovina chi?, per esempio, che si possono trovare facilmente nelle collezioni di giochi di molte case.
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