McDonald’s ha un problema con le patatine in Giappone
La catena le sta vendendo solo nel formato più piccolo per la scarsità di patate, per i cui rifornimenti sono stati organizzati voli speciali
In questi giorni i circa 2.900 ristoranti della catena McDonald’s che si trovano in Giappone stanno servendo soltanto le porzioni piccole delle proprie patatine fritte, a causa di problemi legati alla catena di approvvigionamento su scala globale. Il razionamento delle patatine è soltanto temporaneo ed entro la fine dell’anno la situazione dovrebbe tornare alla normalità. Nel frattempo si è saputo che verranno organizzati dei voli speciali per trasportare tonnellate di patate in Giappone, anche se non è confermato che i rifornimenti riguardino proprio McDonald’s.
Lo scorso 21 dicembre la divisione giapponese di McDonald’s aveva annunciato che avrebbe cominciato a vendere solo le porzioni piccole di patatine fritte per via dei ritardi nella consegna delle merci provenienti dal Nord America. L’azienda ha imputato i disagi alle intense piogge che avevano provocato allagamenti nel porto di Vancouver, in Canada, e alla crisi globale della “supply chain” – il complesso e interconnesso sistema di trasporti e rifornimenti su cui si basano il commercio e l’economia mondiali – causata dagli effetti della pandemia da coronavirus.
Da venerdì scorso quindi i ristoranti di McDonald’s in Giappone non stanno vendendo le patatine fritte in formato medio e grande, ma soltanto quelle nella porzione più piccola, con un piccolo sconto sui menù che prevedono porzioni medie o grandi. In questo periodo peraltro non vengono serviti nemmeno alcuni menù che di norma includono crocchette di pollo e patatine di dimensioni medie o grandi.
Nel frattempo, l’amministratore delegato della società di logistica americana Flexport, Ryan Petersen, ha detto che la sua azienda «ha raggiunto un accordo» per trasportare nuovi carichi di patate in Giappone su tre aerei Boeing 747 e «aiutare» a risolvere la scarsità di patate. Non è certo che l’accordo che cita Petersen sia stato chiuso con McDonald’s, che però alcuni giorni fa aveva effettivamente detto che avrebbe organizzato il trasporto delle patate via aerea.
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McDonald’s aveva dovuto razionare le patatine fritte in Giappone anche nel dicembre del 2014, a causa di un’altra serie di ritardi nei trasporti globali provocata dalle proteste sindacali di circa 20mila lavoratori di 29 porti del Nord America. La scarsità di patate comunque non è un problema che ha colpito soltanto i ristoranti giapponesi di McDonald’s. La settimana scorsa per esempio il ristorante di New York J.G. Melon, noto per i suoi hamburger, ha scritto in un post su Instagram che avrebbe temporaneamente smesso di vendere le sue tipiche patatine fritte per problemi nella catena di approvvigionamento.
Per quanto riguarda McDonald’s in Giappone, la situazione dovrebbe essere risolta entro Capodanno. Come ha confermato una portavoce dell’azienda, è previsto che la vendita delle porzioni di patatine medie e grandi riparta il prossimo 31 dicembre.
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