L’organizzazione di Madre Teresa di Calcutta non potrà più ricevere finanziamenti esteri
Lo ha deciso il governo indiano, nazionalista e induista, che accusa le Missionarie della Carità di convertire le persone al cristianesimo
Il governo indiano, guidato dal primo ministro nazionalista e induista Narendra Modi, si è rifiutato di rinnovare la licenza che permette di ottenere finanziamenti esteri alle Missionarie della Carità, l’organizzazione cattolica fondata da Madre Teresa di Calcutta in India nel 1950. Da tempo i nazionalisti induisti accusavano le Missionarie, tra le organizzazioni cattoliche più note al mondo, di utilizzare le proprie attività di beneficenza e assistenza ai poveri per convertirli al cristianesimo.
Il ministero dell’Interno indiano ha annunciato di non aver rinnovato la licenza il giorno di Natale, sostenendo di aver osservato alcuni «elementi negativi» nella richiesta dell’organizzazione, senza fornire ulteriori dettagli. Il governo ha poi chiarito che i conti correnti dell’organizzazione alimentati da fondi provenienti dall’estero non sono stati congelati: una notizia che era circolata per via di un commento su Twitter della prima ministra del West Bengala – lo stato in cui si trova Calcutta –, che si era detta «scioccata» dalla decisione.
Le Missionarie della Carità hanno negato di voler convertire le persone al cristianesimo. In un comunicato diffuso lunedì, hanno detto comunque che non useranno alcun conto su cui siano arrivati fondi dall’estero «fino a quando la questione sarà risolta».
Madre Teresa nacque nel 1910 a Skopje, in Macedonia del Nord, e lavorò per anni a contatto con i poveri di Calcutta, dove fondò l’organizzazione delle Missionarie della Carità. Per le sue opere in India, ampiamente celebrate, ottenne il Nobel per la Pace nel 1979 e fu proclamata santa nel 2016, 19 anni dopo la sua morte.
Ciononostante negli anni Madre Teresa fu al centro di un esteso dibattito, alimentato da chi la accusava di avere un «culto della morte e della sofferenza»», di essere una “alleata dello status quo” mondiale e di essere vicina a personaggi ambigui, come l’ex dittatore di Haiti Jean-Claude Duvalier e il controverso milionario americano Charles Keating.
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