Nella Repubblica Democratica del Congo sei persone sono state uccise in un attentato il giorno di Natale
Sabato 25 dicembre almeno sei persone sono state uccise in un attentato suicida all’esterno di un ristorante a Beni, una città nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo, ci sono inoltre 13 feriti. Stando alle informazioni fornite dalla polizia, l’attentatore si è fatto esplodere dopo che alcuni agenti erano riusciti a impedirgli di entrare nel locale. L’attentato non è stato ancora rivendicato, ma secondo le autorità congolesi sarebbe stato organizzato dalle Forze democratiche alleate (ADF), un gruppo armato con legami con lo Stato Islamico.
All’interno del ristorante c’era una trentina di persone intente a festeggiare il Natale quando la bomba è esplosa. Dopo l’esplosione, nella zona è stato richiesto alla popolazione di tornare alle proprie abitazioni e di rimanere al loro interno, per motivi di sicurezza.
Nelle settimane scorse si erano verificati scontri e violenze tra l’esercito e il gruppo islamista nell’area di Beni, non molto distante dal confine con l’Uganda. A novembre, le autorità congolesi e ugandesi avevano avviato un’operazione congiunta contro l’ADF, considerato il responsabile di diversi attacchi condotti anche a Kampala, la capitale dell’Uganda. L’ADF si era formato nel paese negli anni Novanta per protestare contro il trattamento dei musulmani da parte del governo, era stato duramente contrastato dalle autorità ugandesi e molti dei suoi membri si erano poi stabiliti oltre il confine nella Repubblica Democratica del Congo. È ritenuto responsabile di numerosi attacchi contro i cristiani e attentati che nell’ultimo decennio hanno causato la morte di migliaia di civili.