Bali ci sta riprovando col turismo
Nel primo mese in cui ha riaperto i confini ai visitatori internazionali ne sono arrivati solo 2: eppure ci sono dei segnali di ripresa
Dallo scorso 14 ottobre l’isola di Bali, la principale località turistica indonesiana, ha ricominciato ad ammettere i turisti internazionali provenienti da 19 paesi dopo una chiusura dei confini lunga circa un anno e mezzo a causa della pandemia da coronavirus. Per ora i risultati non sono stati incoraggianti, e arrivare sull’isola è assai complicato, ma secondo gli enti locali e gli albergatori della zona ci sono timidi segnali di ottimismo per il prossimo futuro, anche grazie al turismo domestico.
Secondo l’ufficio centrale di Statistica di Bali, citato da CNN, i turisti internazionali che nel 2021 hanno visitato Bali sono stati 45: una quantità che non si può nemmeno paragonare ai 6,2 milioni di stranieri che erano arrivati nel 2019, o al milione che aveva visitato l’isola all’inizio del 2020, prima dell’introduzione dei divieti di viaggio. Nel primo mese successivo alla riapertura dei confini, a Bali sono arrivati solo due visitatori stranieri: nello stesso periodo del 2019 ne erano arrivati circa 500mila.
Nyoman Gede Gunadika, responsabile del Turismo della provincia locale, ha detto a CNN che questo è il numero più basso di visitatori stranieri che sia mai stato registrato a Bali, che si trova a est dell’isola di Giava e ha circa 4,2 milioni di abitanti.
A Bali arrivano principalmente turisti da Singapore, Filippine, Australia e Thailandia, ma anche moltissimi visitatori dai paesi occidentali. Nonostante la riapertura dei confini, raggiungerla in questo periodo è un po’ più complicato del solito: tra le altre cose i turisti stranieri devono aver completato il ciclo di vaccinazione contro il coronavirus ed effettuare vari tamponi molecolari (PCR); in più, devono fare richiesta di un apposito visto, avere un’assicurazione di viaggio internazionale e sottoporsi a un periodo di quarantena dopo l’arrivo.
Una delle altre limitazioni imposte ai turisti provenienti dai 19 paesi ammessi a Bali, tra cui ci sono India, Cina e Giappone, riguarda il viaggio per arrivarci: in base alle nuove regole i visitatori stranieri possono arrivare a Bali soltanto con voli diretti dai propri paesi, voli che tuttavia nella maggior parte dei casi non vengono effettuati. Per il momento comunque all’aeroporto di Bali non è stato ripristinato alcun volo internazionale e gli unici in servizio sono quelli nazionali, che partono perlopiù dalla capitale Giacarta, sull’isola di Giava. Come ha notato CNN, molti dei turisti stranieri che hanno visitato Bali quest’anno lo hanno fatto arrivandoci coi propri yacht privati.
Con oltre 270 milioni di abitanti, l’Indonesia è il quarto stato più popoloso al mondo e durante la scorsa estate è stata particolarmente colpita da una nuova, grave ondata della pandemia. Al momento in tutto il paese sono stati accertati più di 140mila morti per cause legate alla COVID-19 (in Italia sono oltre 135mila) e la campagna vaccinale si sta svolgendo con grande lentezza, col risultato che attualmente solo circa il 40 per cento della popolazione è completamente vaccinato.
Quanto agli effetti della pandemia sul turismo, comprensibilmente, a Bali si sono sentiti più che altrove: come ha osservato Bloomberg, l’economia dell’isola nel 2020 si è contratta del 9,3 per cento rispetto all’anno precedente, ottenendo il risultato peggiore di tutte le province del paese.
Nonostante ora l’iter per arrivarci sia piuttosto complicato, la stagione delle vacanze di fine anno è un buon momento per capire se le restrizioni imposte a Bali per contenere la pandemia da coronavirus riusciranno a limitare la diffusione dei contagi e l’insorgere di nuovi focolai. È anche un’occasione per provare a cogliere alcuni piccoli segnali di ripresa, legati soprattutto al turismo domestico, cioè quello degli indonesiani che visitano le località turistiche del paese.
Ray Suryawijaya, responsabile dell’associazione degli hotel e dei ristoranti della reggenza di Badung, nel sud dell’isola, ha detto a CNN che «con tutti questi ostacoli» è difficile aspettarsi di vedere presto tutti i turisti internazionali che c’erano fino a un paio di anni fa. A ogni modo, le prenotazioni negli alberghi stanno andando un po’ meglio rispetto ad alcuni mesi fa. Per dare l’idea, secondo le analisi di un istituto di ricerca citato da Bloomberg, nella settimana dal 29 novembre al 5 dicembre è stato registrato il 57 per cento delle prenotazioni in meno rispetto allo stesso periodo del 2019: un dato relativamente migliore dello scorso agosto, quando le prenotazioni erano state inferiori dell’80 per cento rispetto all’agosto di due anni fa.
Uno degli eventi principali su cui punta molto l’amministrazione locale per il rilancio dell’economia è anche il prossimo G20, il summit tra i leader dei principali paesi sviluppati, previsto a Bali per l’ottobre del 2022.
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