La scuola di Babbi Natale più importante al mondo
È in Michigan, esiste dal 1937 e quest'anno ha avuto circa 200 studenti in cerca di un lavoro stagionale nel periodo delle feste
A Midland, in Michigan, nel nord-est degli Stati Uniti, c’è la più grande scuola di Babbi Natale al mondo. Esiste dal 1937, è considerata la più longeva al mondo e Tom Valent, che la gestisce dagli anni Ottanta, l’ha definita «la Harvard delle scuole di Babbi Natale». Un giornalista che è andato a vedere come funziona per conto del Washington Post ha scritto che quest’anno, alla sua 84esima sessione annuale, c’erano circa 200 “studenti” impegnati a imparare una serie di pratiche e approcci secondo loro utili a impersonare meglio il personaggio più importante delle tradizioni natalizie laiche statunitensi.
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La scuola di Babbi Natale oggi guidata da Valent nacque su iniziativa di Charles W. Howard, che era nato nel 1886 vicino a New York e che negli anni Trenta del Novecento, quando la figura di Babbo Natale acquisì popolarità e uniformità d’aspetto grazie a una serie di pubblicità di Coca-Cola, si specializzò nell’impersonarlo in alcuni centri commerciali, nei quali rendeva felici i bambini e incentivava le vendite di regali.
Howard, che prima di fare Babbo Natale aveva fatto l’allevatore, prese quel suo nuovo lavoro molto sul serio, tra le altre cose leggendosi tutto ciò che trovava sul personaggio che doveva interpretare. Secondo la sua biografia, nel 1937 decise, su suggerimento di un amico giornalista, di aprire una scuola apposita, che chiamò piuttosto didascalicamente Charles W. Howard Santa Claus School. Raccontò che al primo ciclo di lezioni parteciparono tre persone: un saldatore del New Jersey (a quei tempi la scuola era lì vicino), un amico di Howard e un suo vicino di casa.
All’inizio, il progetto non ebbe grande successo: gli aspiranti Babbi Natale erano pochi e i centri commerciali non vedevano grandi vantaggi nell’assumere chi aveva partecipato a quelle lezioni, anziché altri. Ma Howard era mosso «dal disappunto conseguente al vedere Babbi Natale con abiti logori, barbe scadenti e lacunose competenze sulle renne», dice oggi il sito della scuola, e perciò migliorò le lezioni, aumentò i costi d’iscrizione e iniziò anche a fare trasferte fuori sede per tenere lezioni su come diventare dei buoni Babbi Natale.
La scuola riuscì a sopravvivere alla Seconda guerra mondiale e nei primi anni della seconda metà del Novecento acquisì rilevanza nella piccola nicchia a cui si rivolgeva, tra le altre cose aiutata dal fatto che dal 1948 e fino al 1965 Howard impersonò Babbo Natale nella celebre parata di Macy’s, organizzata nel Giorno del Ringraziamento per le strade di Manhattan dalla omonima catena di negozi.
Prima della sua morte nel 1966, Howard lasciò la scuola a un’altra persona, che se ne occupò fino al 1987, quando fu presa in gestione da Valent e da sua moglie Holly che la spostarono in Michigan.
Come ha raccontato il Washington Post, la sessione di lezioni di quest’anno della scuola è durata tre giorni e si è tenuta a ottobre. Tra i 200 partecipanti c’erano molti uomini, molti dei quali già dotati di una voluminosa barba bianca, ma anche alcune donne in veste di aspiranti mogli di Babbo Natale. Ogni partecipante ha pagato circa 500 dollari per studiare «piccoli trucchi di marketing» e «tattiche su come rispondere a eventuali domande difficili rivolte loro da bambini inquisitori e adulti piantagrane». Uno studente ha detto per esempio di aver imparato a essere «un bugiardo professionista», rispondendo con delle coordinate fittizie ai bambini che gli chiedono se sappia davvero dove abitano.
I vari docenti della scuola di Babbi Natale, tra cui ci sono anche i coniugi Valent, insegnano inoltre come fare una voce da Babbo Natale convincente, e anche come gestire i rapporti con chi eventualmente darà loro lavoro. Secondo il sito della scuola, tra le cose che si imparano nei tre giorni di lezioni ci sono: la storia di San Nicola e Babbo Natale, come vestirsi e truccarsi, come comportarsi nel caso di foto, come porsi nei confronti di slitte e renne (nella scuola c’è una vera renna), come realizzare semplici giocattoli. Il sito della scuola lascia intendere che per chi lo voglia c’è la possibilità di comprare abiti, accessori o barbe finte (averne una vera non è quindi indispensabile).
Nei tre giorni – durante i quali i partecipanti dormono altrove, ognuno dove gli pare – sono anche previste alcune gite, per esempio a quello che è descritto come il “più grande negozio di Natale al mondo”.
Non ci sono molte informazioni su come e quanto la scuola aiuti effettivamente a trovare lavoro. Alcuni tra i suoi partecipanti – diversi dei quali tornano a frequentarla anno dopo anno – lo fanno più che altro per l’esperienza in sé, come fosse un raduno con altre persone che, per qualche giorno l’anno, amano impersonare Babbo Natale.
Altri dicono invece di credere che quei tre giorni di lezione – dalle nove di mattina alle cinque di sera, con tanto di certificato di partecipazione – possano effettivamente aiutarli a trovare un lavoro temporaneo come Babbo Natale. Valent stesso ha ammesso di non conoscere nessuno che sia diventato ricco facendo Babbo Natale, ma Michael Godfrey, che è originario delle Hawaii e che con i suoi 38 anni è stato il più giovane studente del 2021, ha detto: «ci sono prospettive interessanti per chi diventa un Babbo Natale professionista, e si può guadagnare tra i 25 e i 75 dollari l’ora».
Il Washington Post ha raccontato inoltre che, a causa della pandemia e delle restrizioni, la scuola ha iniziato a offrire consigli su come i Babbi Natale possano gestire eventi e attività su Zoom, nel caso in cui i genitori desiderino ad ogni costo far conoscere Babbo Natale ai loro figli.
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