È morta la scrittrice Joan Didion
Era stata tra le più importanti esponenti del cosiddetto New Journalism statunitense, aveva 87 anni
È morta a 87 anni Joan Didion, giornalista e scrittrice statunitense, nota soprattutto per essere stata tra le più importanti esponenti del cosiddetto “New Journalism”, un tipo di giornalismo narrativo e letterario nato negli anni Sessanta. Didion è morta a causa delle complicazioni dovute alla malattia di Parkinson di cui soffriva, secondo quanto dichiarato dalla sua casa editrice.
Nella sua carriera aveva scritto per alcuni dei giornali più importanti degli Stati Uniti, come Life, Esquire, il Saturday Evening Post e il New York Times. Nel 2005 aveva vinto il National Book Award for Nonfiction per The Year of Magical Thinking, pubblicato in Italia da Il Saggiatore con il titolo L’anno del pensiero magico, e nel 2007 aveva ricevuto la Medaglia alla carriera della National Book Foundation, una delle fondazioni culturali più prestigiose degli Stati Uniti.
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Nacque a Sacramento, in California, il 5 dicembre del 1934, e iniziò la sua carriera da scrittrice mentre si stava ancora laureando in Lettere all’Università di Berkeley. Al suo secondo anno di università vinse un concorso di saggistica sponsorizzato dalla rivista di moda Vogue, che la assunse come redattrice. Si trasferì quindi a New York, dove conobbe anche il suo futuro marito, lo scrittore John Gregory Dunne, e qui iniziò a scrivere il su primo romanzo, Run, River, pubblicato nel 1963.
Nel corso della sua carriera si distinse per uno stile di scrittura dove giornalismo e narrazione letteraria si fondevano, che venne definito dallo scrittore Tom Wolfe “New Journalism” (dal nome di un’antologia di articoli curata da Wolfe nel 1973, in cui era presente anche un articolo di Didion del 1966). Scrisse anche alcune sceneggiature per il cinema, tra cui quelle di Panico a Needle Park, È nata una stella, L’assoluzione e Qualcosa di personale.
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