Negli Stati Uniti omicron cresce molto più rapidamente del previsto
Nell'ultima settimana la variante del coronavirus ha causato tre quarti dei nuovi casi positivi rilevati
Negli Stati Uniti la variante omicron ha iniziato a diffondersi più rapidamente di quanto avessero previsto le autorità sanitarie nelle scorse settimane. Secondo l’ultima rilevazione effettuata dai Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (CDC), nella settimana terminata il 18 dicembre le infezioni da omicron hanno costituito il 73 per cento dei nuovi casi positivi, rispetto al 13 per cento rilevato la settimana precedente.
La velocità di diffusione della variante ha ampiamente superato le previsioni degli esperti, che alla fine della scorsa settimana avevano ipotizzato che potessero essere necessarie diverse settimane prima che omicron diventasse dominante nei nuovi casi positivi.
Un responsabile del governo aveva stimato che ciò potesse accadere entro un mese, quindi con tempi più dilatati rispetto a quanto emerso ora con la nuova indagine.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha invitato la popolazione a mantenere le buone pratiche, come indossare le mascherine, per ridurre il rischio di contagio, aggiungendo che: «Se sei un adulto che ha scelto di non vaccinarsi, hai davanti a te un inverno estremamente difficile per la tua famiglia e la tua comunità».
1. We know that vaccines are working. If you are boosted with Pfizer or Moderna, you have a high degree of protection against severe illness with Omicron. If you’re an adult choosing to be unvaccinated, you will face an extremely difficult winter for your family and community.
— President Biden (@POTUS) December 21, 2021
Dai dati raccolti finora in altre aree del mondo e dai test di laboratorio, i vaccini sembrano essere meno efficaci contro omicron rispetto ad altre varianti, ma con una dose di richiamo dopo il completamento del primo ciclo vaccinale sembra si ottengano comunque buoni livelli di protezione dalle forme gravi di COVID-19. Le ricerche sono ancora in corso.
Il primo caso di omicron negli Stati Uniti era stato rilevato il primo dicembre scorso in California, ma è probabile che la nuova variante fosse in circolazione già da qualche tempo in alcune parti del paese. Da allora è stata rilevata in quasi tutti gli stati, segno ulteriore della rapida diffusione.
Alcuni governatori e alcune amministrazioni cittadine hanno reintrodotto l’obbligo di mascherina al chiuso nei luoghi pubblici, mentre nelle prossime ore Biden dovrebbe fornire nuove indicazioni su eventuali limitazioni per provare a rallentare i nuovi contagi. Per ora il governo statunitense è stato comunque restio a introdurre nuove limitazioni, come avvenuto invece in parte dell’Europa dove la variante omicron inizia a essere dominante in diversi paesi.
A livello locale, le amministrazioni cittadine statunitensi sono rimaste per ora caute sull’introduzione di nuove limitazioni. Il sindaco di New York, Bill de Blasio, ha detto che occorre «muoversi velocemente» per evitare una nuova ondata, ma ha anche escluso per ora la possibilità di nuove limitazioni generalizzate per vaccinati e non vaccinati «che avrebbero un impatto terribile sulla popolazione nella città». Nello Stato di New York c’è stato un aumento dell’80 per cento circa dei casi nelle ultime due settimane.
Da inizio dicembre i nuovi casi positivi sono in crescita negli Stati Uniti con un’incidenza giornaliera di circa 40 contagi ogni 100mila persone, un dato simile a quello italiano.
I ricoveri e i decessi sono invece rimasti relativamente stabili, anche se da giorni viene segnalata la possibilità di un peggioramento con l’arrivo delle festività natalizie, che porteranno molte persone a viaggiare e farà aumentare le occasioni di incontro, quasi sempre al chiuso, dove il rischio di contagio è più alto.