È morto a 88 anni l’architetto Richard Rogers
È morto a 88 anni l’architetto Richard Rogers, famoso in tutto il mondo soprattutto per l’inventivo e spettacolare progetto del Centro Pompidou di Parigi.
Rogers era nato a Firenze, dove viveva la sua famiglia di origine inglese, ma quando iniziò la Seconda Guerra Mondiale tornarono a vivere nel Regno Unito. Della stessa famiglia faceva anche parte (era cugino di suo padre) Ernesto Nathan Rogers, che fu tra i più importanti architetti italiani del Novecento, completando progetti importanti – come la Torre Velasca a Milano – sia a suo nome sia col gruppo noto come BBPR.
Il centro Pompidou, che Richard Rogers realizzò insieme agli architetti italiani Renzo Piano e Gianfranco Franchini, è uno dei principali spazi espositivi e centri culturali europei: venne progettato nel 1971 e inaugurato sei anni dopo. È famoso per la sua architettura che contrasta con lo stile dei quartieri parigini che lo circondano. Gli architetti infatti posizionarono i tubi dell’acqua e i condotti dell’impianto di aerazione, colorati, all’esterno dell’edificio, così come la scala mobile a tubo che si utilizza per entrarvi, che si vede accanto alla facciata. E crearono così la forma dell’edificio a partire dai suoi elementi funzionali.
Tra le altre opere più note di Richard Rogers ci sono il Millennium Dome (oggi chiamato The O2), un grande complesso per eventi costruito a Londra nel 1999, il terminal 4 dell’aeroporto di Madrid-Barajas, in Spagna, e la sede della Corte europea dei diritti dell’uomo, a Strasburgo, in Francia. Nel 2007 aveva vinto il premio Pritzker, il più importante premio al mondo per l’architettura.
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