Ci sarà un’indagine rapida per scoprire quanto è diffusa la variante omicron in Italia
L’Istituto superiore di sanità (ISS) ha annunciato che lunedì 20 dicembre sarà eseguita un’indagine rapida per stimare la diffusione delle varianti in Italia, in particolare la omicron.
Mercoledì il presidente del Consiglio Mario Draghi aveva detto che in Italia i casi della variante omicron erano «meno dello 0,2 per cento». Il dato era il risultato di un’indagine rapida pubblicata dall’Istituto Superiore di Sanità e riferita al 6 dicembre scorso.
Vari osservatori avevano però fatto notare che in Italia omicron viene cercata saltuariamente e in modo poco sistematico tramite i sequenziamenti (come avvenuto in precedenza con altre varianti), e che quindi la sua prevalenza fosse probabilmente più alta rispetto a quanto comunicato nei rapporti ufficiali.
Negli ultimi giorni l’Istituto superiore di sanità ha diffuso alcuni dati parziali: finora i laboratori hanno analizzato e depositato 84 sequenze della variante omicron. La maggior parte delle segnalazioni è arrivata da Lombardia e Campania. «La presenza della omicron era largamente attesa, in linea con quanto osservato anche negli altri paesi, ed è probabile un aumento dei casi nei prossimi giorni», spiega Silvio Brusaferro, presidente dell’ISS.
La scarsità di dati sulla circolazione della nuova variante, apparentemente molto più contagiosa della variante delta ancora prevalente in buona parte del mondo, rende difficile fare valutazioni sull’attuale andamento della pandemia in Italia e sulle sue future evoluzioni.
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