Tutti i missionari rapiti lo scorso ottobre ad Haiti sono stati liberati
Tutti i missionari rapiti lo scorso ottobre a Port-au-Prince, la capitale di Haiti, sono stati liberati. Inizialmente il gruppo di ostaggi era composto da 17 persone, tra cui 16 cittadini statunitensi e un canadese. Comprendeva anche cinque bambini, uno dei quali aveva 8 mesi al momento del rapimento. Due degli ostaggi erano stati rilasciati a novembre e altri tre all’inizio di dicembre.
Il sequestro era avvenuto lungo una strada mentre i missionari tornavano in pullman da una visita a un orfanotrofio. Il gruppo criminale chiamato “400 Mawozo”, responsabile del rapimento, aveva chiesto 1 milione di dollari per ciascun sequestrato. Non è chiaro se per la liberazione sia stato pagato un riscatto.
Haiti, che è uno dei paesi più poveri al mondo, si trova in uno stato di crisi e di forte instabilità da molto tempo. Ad agosto era stato colpito da un violento terremoto che aveva peggiorato ulteriormente la già precaria situazione. Circa un mese prima, inoltre, il presidente Jovenel Moïse era stato assassinato da un gruppo armato mentre si trovava nella sua residenza a Port-au-Prince. L’omicidio aveva causato violenze in tutto il paese e una grave instabilità: diversi gruppi criminali ne avevano approfittato per estendere il loro controllo sul territorio.
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