La BCE ridurrà gradualmente il programma di acquisto di titoli di stato messo in atto per contrastare l’emergenza pandemica
Giovedì il Consiglio direttivo della BCE, la banca centrale europea, ha annunciato alcune nuove direttive riguardo la sua politica monetaria, tra cui la graduale riduzione del ritmo di acquisto dei titoli di stato europei, che era stato incrementato per consentire alle economie europee di far fronte alla crisi provocata dalla pandemia.
Come la presidente Cristine Lagarde aveva già anticipato nelle scorse settimane, la BCE terminerà a marzo 2022 il programma di acquisto titoli PEPP (acronimo di Pandemic Emergency Purchase Programme), che era cominciato l’anno scorso e grazie al quale la BCE ha acquistato titoli di stato per un valore di circa 60-70 miliardi di euro ogni mese.
Al tempo stesso, però, la BCE ha fatto sapere che il programma APP (Asset Purchase Programme), cioè il piano di acquisto ordinario di titoli di stato, proseguirà fino al 2024 e anzi sarà potenziato. Con la fine del PEPP, nel secondo trimestre 2022 la BCE aumenterà i fondi dell’APP dagli attuali 20 miliardi di euro al mese a 40 miliardi di euro al mese, per poi ridurli a 30 miliardi nel terzo trimestre e riportarli a 20 dall’ottobre del 2022.
Dopo marzo, dunque, l’acquisto dei titoli di stato proseguirà, ma a un ritmo più blando, passando dai circa 90 miliardi di euro al mese degli ultimi mesi ai 30-40 previsti dal programma APP.
La BCE ha fatto sapere inoltre che non prevede aumenti dei tassi d’interesse, cioè i tassi a cui presta soldi alle altre banche, che si trovano vicini allo zero per cento. Le decisioni della BCE sono in linea con quanto atteso dagli analisti internazionali sulla base delle dichiarazioni fatte ultimamente da Lagarde: la presidente della BCE ha più volte detto di essere convinta che l’aumento dell’inflazione rilevata nell’eurozona negli ultimi mesi terminerà nel 2022 senza che sia necessario per la BCE aumentare i tassi, grazie alla graduale ripresa economica dei paesi europei.