Come sarà la “bolla” delle Olimpiadi invernali di Pechino
Con moltissimi tamponi, il divieto di usare mezzi pubblici e nuovi protocolli di sicurezza molto rigidi
A meno di due mesi dall’inizio delle Olimpiadi invernali di Pechino, previsto per il prossimo 4 febbraio, il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha pubblicato le linee guida definitive relative ai protocolli di sicurezza che verranno adottati per contenere la diffusione dei contagi da coronavirus. Nei mesi scorsi erano già state anticipate restrizioni più rigide rispetto a quelle adottate per Tokyo 2020 ed era stato annunciato che tutti gli eventi olimpici e paralimpici si sarebbero svolti all’interno di una grande “bolla”: le nuove regole confermano un approccio orientato alla massima sicurezza e prevedono che chiunque faccia parte della bolla debba attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite per evitare squalifiche o possibili multe.
Le regole sono state stabilite dal Comitato organizzatore dei Giochi di Pechino in collaborazione con il CIO, il Comitato Paralimpico Internazionale (IPC), il governo cinese e le autorità competenti.
Prevedono che le gare e le cerimonie si tengano esclusivamente all’interno della bolla, che comprenderà anche alloggi, spazi comuni e mezzi di trasporto. Diversamente da chi aveva partecipato ai Giochi di Tokyo, in cui era permessa una relativa libertà di spostamenti, le persone che parteciperanno agli eventi in Cina non potranno uscire dalla bolla, ma dovranno spostarsi soltanto al suo interno e soltanto utilizzando le navette, i taxi e gli appositi trasporti messi a disposizione. In tutte le principali aree interessate dagli eventi, ovvero Pechino, Zhangjiakou e Yanqing, sarà vietato utilizzare i mezzi pubblici.
Per entrare nella bolla e partecipare ai Giochi, atlete e atleti, personale tecnico, giornalisti e addetti ai lavori dovranno aver completato il ciclo di vaccinazione contro il coronavirus almeno 14 giorni prima di entrare in Cina oppure dovranno trascorrere 21 giorni di quarantena dopo l’ingresso nel paese, che dovrà avvenire esclusivamente attraverso l’aeroporto internazionale di Pechino Capitale (PEK).
Il CIO ha chiarito che saranno ammesse tutte le persone vaccinate con i vaccini riconosciuti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, «altre organizzazioni internazionali o autorità locali rilevanti» e che saranno valutate eccezioni caso per caso solo per gli atleti e i principali funzionari delle nazionali, e solo per validi motivi medici.
Sempre almeno 14 giorni prima dell’arrivo in Cina a tutti quelli che parteciperanno ai Giochi in qualsiasi ruolo sarà richiesto di scaricare l’app “My2022”, che servirà per verificare il rispetto delle regole.
Tra le indicazioni comprese nelle nuove linee guida infatti c’è l’obbligo di effettuare due test con tampone molecolare (PCR) per accertare la negatività prima della partenza e un ulteriore tampone naso-faringeo all’arrivo in Cina, ma non solo: tutte le persone all’interno della bolla saranno sottoposte a tamponi giornalieri e al controllo della temperatura all’ingresso di ogni struttura sportiva, dove non sarà consentito l’accesso a chi avrà più di 37,3 °C. Per fare un confronto, tutti gli atleti che avevano partecipato alle Olimpiadi di Tokyo erano sottoposti ogni giorno a un test salivare, considerato meno affidabile del test con tampone.
Stando a quanto comunicato finora, a differenza dei Giochi estivi di Tokyo a Pechino ci potrà essere il pubblico, ma non proveniente dall’estero. Oltre alle raccomandazioni di base sul rispetto del distanziamento fisico, il CIO ha inoltre specificato l’obbligo di indossare la mascherina ovunque per tutte e tutti, con eccezioni previste solo per chi sta gareggiando e al momento dei pasti.
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Le linee guida si applicano anche agli eventi delle Paralimpiadi invernali, che si terranno tra febbraio e marzo, dopo la conclusione delle Olimpiadi, prevista per il 20 febbraio. Comprendono anche nuove regole sulla gestione degli eventuali contatti stretti con persone risultate positive al coronavirus.
In caso di contatto stretto con un positivo, per le atlete e gli atleti non è prevista l’esclusione automatica dalle gare, sempre che non risultino a loro volta positivi: dovranno però sottoporsi a tamponi molecolari ogni 12 ore per 7 giorni consecutivi, ed effettuare un tampone entro sei ore dall’inizio della gara. Dovranno poi isolarsi dalle altre persone che si trovano all’interno della bolla. La stessa procedura si applica ai tecnici, ai giornalisti e agli addetti ai lavori che hanno un ruolo ritenuto indispensabile: tutti quelli che possono essere sostituiti da altre persone dovranno invece sottoporsi a 21 giorni di quarantena oppure ritornare immediatamente nel loro paese, sempre che risultino negativi.
Il CIO specifica che in caso di violazione delle norme sono previste conseguenze, che possono comprendere avvertimenti e sospensioni dell’accreditamento ai Giochi, ma anche la squalifica o sanzioni economiche. Chiarisce inoltre che alcune delle misure inserite nei documenti ricadono sotto la giurisdizione delle autorità cinesi.
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