Il “Piano B” di Boris Johnson per l’Inghilterra
Il primo ministro britannico ha annunciato l'obbligo di mascherine al chiuso e il Covid Pass per accedere a molti luoghi, prendendo una decisione politicamente complicata
Il primo ministro britannico Boris Johnson ha annunciato mercoledì nuove restrizioni per contenere i contagi da coronavirus e limitare il diffondersi della variante omicron, mentre il suo governo sta affrontando discussioni e critiche per una presunta festa di Natale che sarebbe stata organizzata a Downing Street nel dicembre del 2020, quando il paese si trovava in lockdown. Le nuove restrizioni sono state chiamate “Piano B” e varranno soltanto per l’Inghilterra. È comunque un grosso cambiamento per il governo britannico, che era rimasto uno degli ultimi in Europa a non applicare nessuna restrizione ai non vaccinati e a consentire l’ingresso a molti luoghi pubblici senza mascherina.
Con le nuove regole, a partire da venerdì 10 dicembre sarà obbligatorio indossare la mascherina «nella maggior parte dei luoghi pubblici, come i cinema, i teatri e i luoghi di culto». Continuerà a non essere obbligatoria nei posti in cui è poco pratico usarla, come nelle palestre o nei ristoranti. Da lunedì 13 dicembre, il governo chiede che tutti quelli che ne hanno la possibilità lavorino da casa.
Da mercoledì 15 dicembre, infine, gli inglesi dovranno ottenere il NHS Covid Pass (l’equivalente del Green Pass italiano) e presentare prova di vaccinazione con ciclo completo per entrare nei locali notturni o per partecipare ai grossi eventi. Oltre alla prova di vaccinazione, sarà consentito presentare anche il risultato di un tampone negativo. Quest’ultima misura di obbligo del Covid Pass dovrà essere approvata dal parlamento britannico per entrare in vigore. La necessità di presentare prova della vaccinazione per entrare nei locali pubblici è già in vigore in Scozia, Galles e Irlanda del Nord.
Mercoledì sera, poche ore dopo l’annuncio delle nuove restrizioni, l’app britannica per scaricare il Covid Pass ha smesso di funzionare a causa delle troppe richieste.
Johnson ha giustificato l’introduzione delle nuove misure con la rapida diffusione della variante omicron: il primo ministro ha detto durante la conferenza stampa di mercoledì che ancora non si sa abbastanza della nuova variante, ma che la sua diffusione «potrebbe portare a un forte aumento delle ospedalizzazioni e dunque, purtroppo, delle morti». Ha aggiunto che la nuova variante sta «crescendo molto più velocemente» della variante delta, e che le prime analisi mostrano che nel Regno Unito i casi di persone contagiate con la variante omicron raddoppiano ogni 2,5–3 giorni.
BREAKING: Boris Johnson confirms England will move to coronavirus Plan B, asking people to work from home where possible, wear face masks in most public indoor spaces, and requiring proof of vaccination for entry to large indoor events https://t.co/Px2vYZbdc4 pic.twitter.com/yEF2XvTZCT
— Bloomberg UK (@BloombergUK) December 8, 2021
Per Johnson, l’annuncio delle nuove restrizioni è un atto politicamente complicato, che potrebbe suscitare malcontento nella popolazione dopo mesi in cui, di fatto, gli inglesi avevano vissuto senza particolari restrizioni. Nelle scorse settimane vari ministri del suo governo avevano ripetuto più volte che non ci sarebbe stato un nuovo lockdown, e il nome dato alle nuove misure sembra proprio avere lo scopo di tranquillizzare le persone: questo «non è un lockdown, è un Piano B», ha detto Johnson.
A complicare ulteriormente la situazione c’è lo scandalo della presunta festa di Natale: mercoledì, prima di annunciare le nuove restrizioni, Johnson si è presentato alla Camera dei Comuni per scusarsi e annunciare l’apertura di un’indagine. Diversi membri dell’opposizione hanno accusato Johnson di aver annunciato le nuove restrizioni nel pieno dello scandalo per cercare di distogliere l’attenzione; lui ha negato le accuse.
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