L’editore di Hong Kong Jimmy Lai è stato giudicato colpevole per aver partecipato a una veglia per la strage di Piazza Tienanmen
L’editore e attivista democratico di Hong Kong Jimmy Lai è stato giudicato colpevole di aver partecipato nel 2020 alla veglia per commemorare la strage di Piazza Tienanmen, compiuta a Pechino dal regime comunista tra il 3 e il 4 giugno del 1989. Lai è stato condannato per aver «fomentato» e partecipato assieme ad altre migliaia di persone alla veglia, che la polizia di Hong Kong non aveva autorizzato citando preoccupazioni sulla possibile diffusione dei contagi da coronavirus. Assieme a lui, sono state giudicate colpevoli anche la ex giornalista Gwyneth Ho e l’avvocata e attivista Chow Hang-tung.
La pena sarà comunicata il prossimo 13 dicembre: Jimmy Lai rischia fino a cinque anni di carcere.
Lai ha 74 anni ed è il proprietario dell’Apple Daily, il tabloid più letto di Hong Kong. Era già stato arrestato nell’agosto del 2020 per aver violato la controversa legge sulla sicurezza nazionale, che era stata approvata dal governo cinese nel giugno precedente e aveva tolto molte autonomie e libertà alla regione amministrativa speciale di Hong Kong. Lo scorso aprile era stato condannato a una pena di 14 mesi di carcere per aver organizzato e partecipato a due proteste non autorizzate nel 2019; il mese successivo, mentre stava già scontando la pena, era stato condannato ad altri 14 mesi di carcere per aver partecipato a un’altra manifestazione, sempre nel 2019.
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