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  • Mercoledì 8 dicembre 2021

Il governo britannico è nei guai per una presunta festa di Natale

Sarebbe stata organizzata nel dicembre del 2020, violando varie restrizioni in vigore allora: un video pubblicato nelle ultime ore sembra confermarlo

(Paul Grover - WPA Pool/Getty Images)
(Paul Grover - WPA Pool/Getty Images)

Nelle ultime ore nel Regno Unito il governo conservatore guidato da Boris Johnson è al centro di grosse discussioni e critiche per una presunta festa di Natale che sarebbe stata organizzata nel dicembre del 2020 a Downing Street, la sede del governo: in quel periodo Londra si trovava in lockdown ed era proibito organizzare feste e incontri aziendali di alcun tipo.

La notizia su questa presunta festa era stata data per la prima volta la scorsa settimana dal Daily Mirror, uno dei più noti e venduti tabloid britannici. Se n’era parlato molto nei giorni scorsi e martedì ITV, emittente televisiva privata britannica, ha pubblicato un video che sembrerebbe confermare l’ipotesi secondo cui la festa sarebbe effettivamente avvenuta. Il governo Johnson sostiene invece che non sia mai avvenuta, ma ha chiesto scusa e una delle principali collaboratrici del primo ministro ha annunciato le sue dimissioni.

La festa, secondo quanto scritto dal Daily Mirror, si sarebbe tenuta il 18 dicembre del 2020, due giorni dopo che Londra era stata inserita nei territori inglesi in cui erano in vigore le restrizioni più rigide a causa dell’aumento dei contagi da coronavirus. Tra le altre cose, queste restrizioni prevedevano che si potessero incontrare persone che non fanno parte del proprio nucleo abitativo solo all’aperto, e solo una alla volta. Le feste di Natale con persone esterne al proprio nucleo familiare erano quindi assolutamente vietate.

Secondo il Daily Mirror alla festa avrebbero partecipato tra le 40 e le 50 persone, tra cui membri dello staff di Downing Street e dell’ufficio stampa del governo, ma non il primo ministro Boris Johnson. In base ad alcune testimonianze raccolte dal tabloid, la festa si sarebbe svolta senza nessun distanziamento fisico. Dopo che il Mirror aveva pubblicato la storia, Boris Johnson ha negato che ci sia mai stata una festa a Downing Street e fossero quindi stati infranti i divieti governativi, posizione che ha ribadito anche nei giorni successivi.

Martedì ITV ha pubblicato un video registrato il 22 dicembre del 2020 che sembrerebbe smentire Johnson. Nel video si vede Allegra Stratton, ex portavoce del primo ministro, che organizza una conferenza stampa di prova, con alcuni funzionari del governo che siedono al posto dei giornalisti e fanno le domande. In quei giorni lo staff di Johnson stava valutando se tenere conferenze stampa a cadenza regolare, un po’ come succede negli Stati Uniti, e Stratton stava facendo finta di rispondere alle domande di alcuni giornalisti, interpretati dai collaboratori di Johnson.

Tra loro c’era anche Ed Oldfield, uno dei principali consiglieri politici di Johnson, che nel video chiede a Stratton: «Ho visto che su Twitter qualcuno scrive che c’è stata una festa a Downing Street venerdì scorso, è vero?». Stratton sorride e risponde scherzosamente «Ero andata a casa». Poi, dopo alcuni momenti di silenzio, dice sorridendo «Ma che risposta vuoi che dia?».

A quel punto un’altra persona tra i “finti giornalisti” ride e dice «Non era una festa, c’erano solo vino e formaggio». Stratton allora risponde «Vino e formaggio vanno bene? Era solo una riunione di lavoro». In sala tutti ridono, poi Stratton ricorda ai colleghi che quella finta conferenza stampa è registrata e facendosi seria per un momento dice che «Questa festa immaginaria era una riunione di lavoro». Dopo una breve pausa ricomincia però a ridere e dice «E non c’era nessun distanziamento fisico».

Dal video è difficile dire se Stratton stesse scherzando, e se quindi la festa di cui le avevano domandato i colleghi fosse una situazione immaginaria, inventata in quel momento per mettere alla prova la portavoce e testare la sua risposta a eventuali domande scomode dei giornalisti, oppure se la festa sia effettivamente avvenuta. Mercoledì 8 dicembre Stratton, che lo scorso aprile era diventata portavoce per la COP26 di Glasgow, ha annunciato le sue dimissioni da questo ruolo, in seguito alla pubblicazione del video da parte di ITV.

Il video ha avuto una grande eco nel Regno Unito, e in molti stanno chiedendo in queste ore risposte più chiare al governo. Mercoledì, intervenendo in Parlamento, Boris Johnson ha affrontato l’argomento annunciando l’apertura di un’indagine interna per appurare cosa sia successo il 18 dicembre del 2020.

Nel suo discorso Johnson ha detto di capire e condividere che molte persone siano «arrabbiate» per il fatto che nel video pubblicato da ITV si vedano funzionari pubblici scherzare sulle restrizioni decise allora dal governo, e se n’è scusato: «Mi scuso senza riserve per l’offesa che ha causato a molte persone nel paese e mi scuso per l’impressione che ha dato». Johnson ha però poi ribadito che gli è stato «più volte assicurato che non c’è stata nessuna festa e che non sono state infrante le restrizioni contro il coronavirus».

– Leggi anche: Nel mondo ogni settimana qualcuno festeggia l’indipendenza dal Regno Unito

Il partito Laburista ha chiesto esplicitamente le dimissioni di Johnson, che nelle ultime settimane era già in una certa difficoltà sia per alcune accuse di corruzione contro i parlamentari del partito conservatore sia per i contagi da coronavirus in aumento in varie zone del Regno Unito.