In Austria solo i non vaccinati resteranno in lockdown
Lo ha annunciato martedì il governo: per i vaccinati terminerà invece lunedì 13
Martedì il nuovo cancelliere austriaco Karl Nehammer ha annunciato che da lunedì 13 dicembre il lockdown introdotto a fine novembre per tutta la popolazione per contrastare l’aumento dei contagi da coronavirus resterà in vigore solo per le persone non vaccinate. Potranno quindi riaprire ristoranti, negozi e alberghi, ma ulteriori dettagli su come funzioneranno le nuove restrizioni verranno definiti nei prossimi giorni. Il lockdown per le sole persone non vaccinate era una delle opzioni disponibili per il governo, che ha scelto di attivarla a pochi giorni dalla scadenza naturale del lockdown generalizzato, previsto per domenica 12 dicembre.
Le prime restrizioni erano state introdotte dal predecessore di Nehammer, Alexander Schallenberg, che si è dimesso pochi giorni fa. All’inizio di novembre il governo aveva imposto limitazioni solo per le persone non vaccinate, impedendo loro per esempio l’ingresso nei luoghi pubblici. Il 15 novembre il governo aveva poi introdotto una sorta di lockdown parziale per i non vaccinati, durato però solo pochi giorni: il 19 novembre aveva infatti annunciato un lockdown generalizzato per tutta la popolazione austriaca, iniziato effettivamente lunedì 22.
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Il lockdown generale ha provocato una netta diminuzione dei casi di contagio nelle ultime due settimane, che si sono praticamente dimezzati, ma il numero delle persone vaccinate in Austria continua a essere tra i più bassi dell’Europa occidentale: circa il 68 per cento della popolazione ha completato il ciclo di vaccinazione.
Anche per questo motivo il governo austriaco aveva annunciato che dall’1 febbraio 2022 verrà introdotto l’obbligo vaccinale: chi non sarà vaccinato riceverà una multa da 600 euro, ripetuta ogni tre mesi in caso di mancata somministrazione. Per chi non paga entro i limiti stabiliti ci sarà una ulteriore sanzione da 3.600 euro. Dall’obbligo sarà esentato chi ha meno di 14 anni, le donne incinte, chi è guarito da meno di 180 giorni dal COVID-19 e le persone che non possono vaccinarsi per motivi di salute.
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