Il primo giorno del Green Pass rafforzato
Non ci sono stati grossi problemi, nonostante le preoccupazioni: non sono state segnalate proteste, le multe sono state poche
Da lunedì 6 dicembre, con l’introduzione del Green Pass rafforzato (definito dai giornali “Super Green Pass”), il sistema di passaporto vaccinale italiano è stato ulteriormente potenziato. Le nuove restrizioni per le persone non vaccinate non hanno causato disagi, blocchi o proteste, come era successo all’inizio di ottobre quando si erano verificati episodi di violenza in molte manifestazioni “no vax” e “no Green Pass”. Non sono stati segnalati problemi particolarmente significativi, e le forze dell’ordine hanno fatto poche multe in seguito a decine di migliaia di controlli eseguiti in tutta Italia.
Secondo i dati diffusi dal ministero della Salute, domenica è stato scaricato il maggior numero di certificati in seguito alla vaccinazione da quando è stato introdotto l’obbligo del Green Pass, all’inizio di agosto: ne sono stati scaricati 968mila, mentre i Green Pass scaricati dopo il tampone negativo sono stati 336mila.
Il Green Pass “rafforzato” è obbligatorio per accedere a spettacoli, eventi sportivi, per la consumazione al tavolo di bar e ristoranti al chiuso, per feste, discoteche e cerimonie pubbliche. Per partecipare a feste relative a cerimonie civili e religiose, come ad esempio matrimoni e battesimi, basta invece avere il Green Pass “base”, così come anche per l’accesso ai luoghi di lavoro, alle mense aziendali e ai ristoranti degli alberghi.
Da lunedì il Green Pass “base” è diventato obbligatorio per accedere al trasporto ferroviario regionale, interregionale e al trasporto pubblico locale, oltre che per alberghi e spogliatoi per l’attività sportiva.
Finora era obbligatorio per accedere a una serie di luoghi (le sale interne dei ristoranti, i concerti e le palestre), per viaggiare sui trasporti a lunga percorrenza, per il personale scolastico e per gli studenti universitari. Il governo ha inoltre deciso di ridurne la durata, da dodici mesi a nove dall’ultima somministrazione per i vaccinati, sulla base dei nuovi dati sulla durata dell’immunizzazione contro il coronavirus.
Secondo i dati diffusi dal ministero dell’Interno, lunedì sono state date poche multe a persone trovate senza Green Pass: 937 su 119mila persone controllate.
Accertare il rispetto degli obblighi, cioè controllare milioni di persone ogni giorno, era considerata una delle questioni più complesse e delicate delle nuove regole decise dal governo per limitare la diffusione del coronavirus. I controlli, effettuati in maniera prioritaria da polizia e carabinieri, con l’appoggio della polizia municipale, sono eseguiti a campione.
La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha parlato di «spirito di collaborazione» dimostrato dai cittadini, che ha permesso «un’ordinata opera di verifica dei Certificati Verdi» da parte delle forze di polizia, delle polizie locali, del personale delle aziende di trasporto e degli esercenti. «Già nei prossimi giorni, le prefetture verificheranno l’efficacia dei piani predisposti a livello territoriale, adottando, se necessario, un’eventuale rimodulazione delle misure».