Come cambiano i Green Pass
Le cose da sapere sulle differenze tra Green Pass "base" e "rafforzato", e sui luoghi in cui saranno obbligatori da lunedì
Da lunedì 6 dicembre entreranno in vigore due diverse tipologie di Green Pass: una “base”, che si potrà ottenere anche con un tampone negativo fatto nelle precedenti 48 ore, come accade già ora; e una “rafforzata” (anche detta dai giornali “Super Green Pass”), che invece si potrà ottenere solo con la vaccinazione o con la guarigione dal coronavirus.
Il Green Pass “rafforzato” sarà obbligatorio in tutta Italia, sia nelle regioni in zona bianca che in quelle in zona gialla (al momento solo il Friuli Venezia Giulia e la provincia di Bolzano). In zona bianca continuerà a essere obbligatorio indossare la mascherine nei luoghi pubblici al chiuso, mentre in zona gialla resta l’obbligo di indossarla anche all’aperto.
Dove servirà il Green Pass “rafforzato”
Il Green Pass “rafforzato” sarà obbligatorio per accedere a spettacoli, eventi sportivi, per la consumazione al tavolo di bar e ristoranti al chiuso, per feste, discoteche e cerimonie pubbliche.
Giovedì il ministero dell’Interno ha diffuso una circolare in cui ha specificato alcune eccezioni: per partecipare a feste relative a cerimonie civili e religiose, come ad esempio matrimoni e battesimi, basterà avere il Green Pass “base”, così come anche per l’accesso ai luoghi di lavoro, alle mense aziendali e ai ristoranti degli alberghi.
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Dove servirà il Green Pass “base”
Da lunedì il Green Pass “base” sarà obbligatorio per accedere al trasporto ferroviario regionale, interregionale e al trasporto pubblico locale, oltre che per alberghi e spogliatoi per l’attività sportiva.
Finora era obbligatorio per accedere a una serie di luoghi (le sale interne dei ristoranti, i concerti e le palestre), per viaggiare sui trasporti a lunga percorrenza, e per il personale scolastico e per gli studenti universitari. Il governo ha inoltre deciso di ridurne la durata, da dodici mesi a nove dall’ultima somministrazione per i vaccinati, sulla base dei nuovi dati sulla durata dell’immunizzazione contro il coronavirus.
Come verranno effettuati i controlli
La decisione di introdurre due versioni diverse del Green Pass e di estendere l’obbligo del primo a tutti i trasporti, in particolare a quelli cittadini, è stata una delle questioni più discusse in questi giorni. Le nuove regole presuppongono infatti che ci dovranno essere molti più controlli, in luoghi dove finora non ce n’era stato bisogno.
Il problema principale riguarderà i trasporti locali come metro, tram, bus e treni regionali. Il decreto con cui sono stati introdotti i due diversi Green Pass specifica che i controlli possono essere effettuati anche «a campione». In particolare nel testo si legge che ciascun prefetto doveva convocare entro martedì 30 novembre il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ed entro giovedì 2 dicembre adottare «un piano per l’effettuazione costante di controlli, anche a campione, avvalendosi delle forze di polizia e del personale dei corpi di polizia municipale munito della qualifica di agente di pubblica sicurezza, in modo da garantire il rispetto dell’obbligo del possesso delle certificazioni».
La circolare del 2 dicembre, inviata ai prefetti, specificava che i controlli sul trasporto pubblico devono essere effettuati in maniera prioritaria da polizia e carabinieri, con il supporto della polizia municipale, e sottolinea «la decisiva rilevanza del contributo degli enti gestori, in particolare attraverso il proprio personale addetto alle verifiche».
La circolare diceva anche che i controlli devono essere eseguiti in modo da non compromettere «le esigenze di fluidità del servizio, soprattutto allo scopo di scongiurare, specie nel trasporto pubblico locale di superficie, possibili assembramenti ed eventuali ricadute di ordine pubblico», e che devono essere inoltre intensificati nel fine settimana, particolarmente nelle zone delle città «con maggiore concentrazione di esercizi commerciali e in quelle caratterizzate dal fenomeno della movida». La circolare chiedeva ai prefetti anche maggiori controlli durante le festività natalizie e di fine anno.
Per quanto riguarda il metodo con cui verranno effettuati i controlli cambierà poco: negli scorsi giorni è stato rilasciato un aggiornamento dell’app VerificaC19, quella che permette a chiunque di controllare la validità dei Green Pass inquadrando il codice QR con lo smartphone. La nuova versione dell’app consente di scegliere tra due opzioni, per verificare un Green Pass “base” o uno “rafforzato”.
Come si ottiene il Green Pass “rafforzato”
Chi ha già un Green Pass che certifica la vaccinazione o la guarigione non deve chiederne uno nuovo. Il QR code, cioè il codice che viene scansionato al momento dei controlli, rimane lo stesso di prima. Chi finora ha utilizzato il Green Pass solo sulla base dell’esito negativo dei tamponi, deve invece sottoporsi alla vaccinazione per ottenere la nuova certificazione.
A quel punto dovrà richiederlo tramite questo sito, a cui si può accedere inserendo i dati della tessera sanitaria o accedendo con identità digitale (SPID o carta di identità elettronica), ma anche sull’app Immuni o sull’app IO, cioè quella che consente di accedere a tutti i servizi della Pubblica Amministrazione. Può essere stampato e conservato, ed è disponibile anche nel Fascicolo sanitario elettronico regionale. Qualora non si disponga di strumenti digitali, lo si può richiedere anche al proprio medico di base, al pediatra o in farmacia, presentando la tessera sanitaria.
Cosa cambia per le regioni in zona arancione e rossa
Mentre per le regioni in zona gialla le restrizioni sono quasi identiche a quelle valide per la zona bianca, le cose cambiano per le regioni in zona arancione e rossa. Al momento non ce ne sono, ma l’aumento dei contagi nelle prossime settimane potrebbe causare alcuni cambi di colore.
Nelle regioni in zona arancione le attività resteranno tutte aperte (anche i ristoranti, dove le regole in vigore finora prevedevano solo la consegna a domicilio o l’asporto), ma saranno accessibili solo con il Green Pass “rafforzato”. Il Green Pass “base” sarà comunque necessario per spostarsi liberamente al di fuori del proprio comune di residenza o della propria regione, mentre chi non lo ha lo potrà fare solo per motivi di lavoro, necessità, urgenza.
Nelle regioni in zona rossa, invece, chiuderanno tutte le attività, tranne quelle essenziali, e non ci saranno differenze tra i Green Pass. Per gli spostamenti varranno le stesse regole delle zone arancioni.
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