I dati della settimana su coronavirus e vaccinazioni in Italia
I contagi e i ricoveri continuano a crescere e la situazione si conferma più grave in Friuli Venezia Giulia e a Bolzano
Nell’ultima settimana in Italia c’è stato un ulteriore aumento dei casi positivi di coronavirus, dei ricoveri in terapia intensiva e dei decessi. I dati confermano una crescita generale dei contagi in tutte le regioni, anche se la situazione più grave è soprattutto in Friuli Venezia Giulia e nella provincia autonoma di Bolzano, dove l’incidenza dei casi è piuttosto elevata. Non va benissimo nemmeno in Umbria, nel Lazio e in Veneto.
Dal 25 novembre all’1 dicembre sono stati rilevati 89.043 contagi, il 24,8 per cento in più rispetto alla settimana precedente. L’incidenza settimanale è di 149 casi ogni 100mila persone.
Sono aumentati anche i decessi: nell’ultima settimana ne sono stati segnalati 516, il 14,7 per cento in più rispetto ai sette giorni precedenti. La regione dove è stata rilevata l’incidenza di decessi più alta è il Friuli Venezia Giulia con 3,5 morti ogni 100mila persone.
In merito a contagi, ricoveri e decessi, il bollettino settimanale di sorveglianza pubblicato il 24 novembre dall’Istituto superiore di sanità contiene alcuni dati che confermano l’efficacia dei vaccini contro le forme gravi della COVID-19.
Nel prossimo grafico viene mostrata l’incidenza ogni 100mila persone per stato vaccinale (non vaccinato, vaccinazione completata da meno di sei mesi e vaccinazione completata da oltre sei mesi) e per fascia d’età negli ultimi trenta giorni. Come si può osservare, l’incidenza di diagnosi, ricoveri e decessi è molto più alta tra le persone non vaccinate.
Nelle ultime settimane, in seguito agli obblighi relativi al Green Pass introdotti del governo, sono aumentati i tamponi eseguiti: dal 25 novembre all’1 dicembre ne sono stati fatti 3,8 milioni e sono state testate per la prima volta 511mila persone. Oltre alla vaccinazione e alla guarigione, il certificato può essere ottenuto in seguito a un tampone negativo.
Nonostante il significativo aumento dei tamponi, il tasso di positività è continuato a crescere: è il segnale di una maggiore circolazione del virus. È cresciuto il tasso di positività sia dei tamponi molecolari, sia dei tamponi rapidi antigenici, più frequentemente utilizzati per ottenere il Green Pass.
Nella mappa che mostra l’incidenza dei casi nell’ultima settimana spiccano molte province del Nord-Est. La provincia con l’incidenza più alta continua a essere Trieste, con 620 casi accertati ogni 100mila abitanti. I casi sono alti anche a Gorizia, sempre in Friuli Venezia Giulia, a Bolzano, nelle province venete di Padova, Treviso, Venezia, e in Emilia-Romagna, in particolare a Rimini e nella provincia di Forlì-Cesena.
Oltre all’incidenza dei casi, uno degli indicatori valutati dalla cabina di regia per stabilire nuove limitazioni è la percentuale di posti letto occupata dai malati di COVID-19, sul totale dei posti disponibili nelle terapie intensive e nei reparti ordinari. Molte regioni hanno superato la soglia di allerta del 10 per cento.
Sono aumentati anche i nuovi ingressi in terapia intensiva, passati da 366 della scorsa settimana a 406 degli ultimi sette giorni, con un aumento del 20,8 per cento.
I benefici di un’estesa campagna di vaccinazione sono piuttosto evidenti anche dal grafico che mostra il confronto tra l’attuale situazione epidemiologica e quella dell’autunno dello scorso anno.
In Italia finora quasi 47,3 milioni di persone hanno ricevuto almeno la prima dose del vaccino contro il coronavirus e, di queste, oltre 45,7 milioni risultano completamente vaccinate. Le regioni hanno somministrato il 93,2 per cento delle dosi disponibili.
Negli ultimi giorni c’è stato un notevole aumento delle terze dosi somministrate ogni giorno. Rispetto alle ultime settimane sono aumentate anche le prime dosi giornaliere.
La mappa mostra la percentuale di persone vaccinate in Italia sopra i 12 anni: all’interno di ogni regione si trova la percentuale che ha ricevuto almeno una dose, mentre il colore indica quella di chi ha completato il ciclo vaccinale.