La Russia ha ordinato l’espulsione di vari diplomatici americani come ritorsione nei confronti degli Stati Uniti
Nel clima di grande tensione che coinvolge da tempo i due paesi, la Russia ha ordinato a tutti i diplomatici che lavorano all’ambasciata degli Stati Uniti a Mosca da più di tre anni di lasciare il paese entro il prossimo 31 gennaio. Il ministero degli Esteri russo ha detto che la decisione è stata presa in reazione alla precedente disposizione del governo americano di espellere più di 50 diplomatici russi entro il prossimo 30 giugno, che tuttavia secondo il dipartimento di Stato americano rispetta attuali consuetudini diplomatiche.
Il dipartimento di Stato americano, citato dal Wall Street Journal, ha detto che gli Stati Uniti hanno concesso ai diplomatici russi di poter restare nel paese per un periodo di tre anni, la stessa durata del permesso iniziale che la Russia concede ai diplomatici americani. Secondo la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, il governo americano avrebbe invece violato il diritto di ciascuno stato di stabilire quanto possano rimanere i diplomatici nel paese che li ospita, motivo per cui la Russia sarebbe stata «costretta» a comportarsi di conseguenza.
Da tempo tra Stati Uniti e Russia sono in corso ampie tensioni diplomatiche legate a svariati temi. Per esempio di recente i rapporti si sono fatti più tesi sia a causa della crescente pressione militare esercitata dalla Russia sull’Ucraina, sia per la minaccia del governo russo di tagliare la fornitura di gas naturale ai paesi europei, alleati degli americani.
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