• Moda
  • Domenica 28 novembre 2021

È morto lo stilista Virgil Abloh

Aveva 41 anni ed era una delle personalità della moda più influenti al mondo, attualmente direttore creativo per la linea uomo di Louis Vuitton

(ALAIN JOCARD/AFP/Getty Images)
(ALAIN JOCARD/AFP/Getty Images)

È morto Virgil Abloh, uno degli stilisti di maggior successo al mondo, fondatore del marchio di streetwear di lusso Off-White e dal 2018 direttore creativo per la linea uomo di Louis Vuitton. Abloh aveva 41 anni, e tra le altre cose era noto anche per le sue frequenti collaborazioni con il rapper Kanye West. La sua famiglia, annunciandone la morte, ha spiegato che nel 2019 gli era stato diagnosticato un angiosarcoma cardiaco, una forma di cancro rara e aggressiva, per la quale si era sottoposto a «gravose terapie».

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Abloh era nato a Rockford, in Illinois, da genitori ghanesi. Non aveva una formazione professionale da stilista: era laureato in ingegneria e aveva un master in architettura, i rudimenti li aveva imparati dalla madre che lavorava come sarta, ed era spesso accusato di non inventare nuove linee e modelli ma di rimescolare e riproporre quelli degli altri. Il suo successo era nato dalla capacità di costruire uno stile che parlasse ai giovani alla moda, creando tendenze che sfruttavano allusioni al mondo del pop, delle celebrità, di internet. Si fece poi strada con collaborazioni azzeccate: Jimmy Choo, Levi’s, Moncler, una linea di tappeti disegnata per IKEA, e i Ten Icons con Nike, dieci storici modelli di scarpe che aveva riproposto, dalle Air Jordan 1 alle Air Max 90.

Abloh aveva iniziato a interessarsi alla moda per la collaborazione tra l’architetto Anish Kapoor e Miuccia Prada, ai tempi in cui studiava all’università. A 22 anni, nel 2002, era diventato consulente creativo del think tank Donda di Kanye West – che aveva conosciuto tre anni prima quando entrambi facevano uno stage da Fendi – contribuendo per i 14 anni successivi all’immagine e alla fama del rapper americano. Era stato anche l’artefice delle sue collaborazioni nel mondo della moda, dalla collezione Pastelle a Yeezy, il marchio disegnato da West in collaborazione con Adidas. Nel 2012 aveva fondato Pyrex Vision, marchio che disegnò interamente da solo, con una linea di magliette di Champion e vecchie camicie di Ralph Lauren con impresso sopra un logo a scelta, vendute per 220 e 550 dollari.

«C’erano questi ragazzini di Harlem che proponevano Rick Owens e Raf Simons in un modo diverso che era direttamente connesso alla cultura, e Pyrex Vision divenne l’estetica di quella cosa», spiegò Abloh. «Fino a quel momento la moda dettava cosa succedeva nella cultura ma per la prima volta il meccanismo era stato ribaltato da quei ragazzi che fecero tendenza e alla fine influenzarono anche il mercato».

Pyrex Vision chiuse dopo un anno e nel settembre 2013 Abloh fondò a Milano Off-White, uno dei primi marchi di streetwear di lusso, che ebbe grandissimo successo di vendite e critica. Nel 2018, Abloh era stato scelto come nuovo direttore creativo per la linea uomo di Louis Vuitton, un marchio classico e di lusso che aveva però già da alcuni anni iniziato ad avvicinarsi allo streetwear e ai gusti del pubblico millennial: quello composto da persone nate tra gli anni Ottanta e Novanta, che Abloh conosceva meglio di tutti.