La prima ministra svedese si è dimessa poche ore dopo il suo insediamento
Mercoledì mattina il parlamento le aveva votato la fiducia, ma nel pomeriggio ha approvato una legge di bilancio dell’opposizione
La prima ministra svedese Magdalena Andersson si è dimessa a poche ore dal suo insediamento: il parlamento svedese, poco dopo averle votato la fiducia nella mattinata di mercoledì, ha infatti approvato una legge di bilancio alternativa a quella del governo, che era stata presentata dall’opposizione. Andersson, sconfitta al primo voto importante, è stata così costretta a dimettersi.
Mercoledì pomeriggio, poche ore dopo l’insediamento di Andersson, il parlamento ha approvato una manovra finanziaria presentata e sostenuta dall’opposizione conservatrice dei Moderati, dei Cristianodemocratici e del partito di estrema destra degli Svedesi Democratici. La proposta di legge avrebbe dovuto essere bocciata, ma è passata perché all’ultimo il Partito di centro, che in teoria avrebbe dovuto sostenere il governo, ha deciso di astenersi.
Per qualche ora, la Svezia si è trovata dunque con un governo di centrosinistra (Andersson appartiene al Partito socialdemocratico e governava in coalizione con i Verdi) e una legge di bilancio scritta dal centrodestra (la prima a cui abbia partecipato un partito di estrema destra), che tra le altre cose prevede una riduzione delle tasse, un aumento dei fondi alle forze dell’ordine, una restrizione delle norme sull’accoglienza dei migranti e una riduzione delle tasse sui carburanti.
A quel punto, i Verdi hanno deciso di abbandonare il governo, dicendo di non poter continuare a governare con la costrizione di una finanziaria scritta dall’opposizione. Andersson è stata costretta a dimettersi.
Non è chiaro adesso cosa succederà al governo svedese. Andersson ha detto che cercherà in parlamento il sostegno per formare un nuovo governo, ma è difficile per ora dire se ci riuscirà.
Andersson è la prima donna a ricoprire l’incarico da prima ministra in Svezia. Era stata nominata per sostituire il suo collega di partito Stefan Löfven, che si era dimesso lo scorso 10 novembre. Avrebbe dovuto governare il paese fino alle elezioni previste per il settembre del 2022.