L’attentato di martedì a Kampala, in Uganda, è stato rivendicato dall’ISIS
Lo Stato Islamico (ISIS) ha rivendicato l’attentato di martedì a Kampala, in Uganda, in cui sono state uccise almeno tre persone in due forti esplosioni, una vicino a una stazione di polizia e l’altra in prossimità del parlamento. Ancora prima della diffusione della rivendicazione, le autorità ugandesi avevano sospettato dell’ISIS, e in particolare delle Allied Democratic Forces, un gruppo islamista locale che iniziò un’insurrezione contro il presidente ugandese Yoweri Museveni negli anni Novanta, e che diventò formalmente “affiliato” all’ISIS nel 2019.
Per anni le Allied Democratic Forces avevano operato per lo più nelle zone orientali della Repubblica Democratica del Congo, che confina a est con l’Uganda. Secondo funzionari europei che si occupano di sicurezza e citati dal Wall Street Journal, di recente il gruppo sarebbe diventato molto più attivo sia in Uganda che nel vicino Ruanda, grazie anche all’appoggio della leadership centrale dell’ISIS.