Decathlon non venderà più canoe nel nord della Francia
Sono pericolose per le persone migranti che le usano per attraversare la Manica e provare a raggiungere il Regno Unito
Decathlon, famosa azienda francese di articoli sportivi, ha deciso di sospendere la vendita di canoe nei suoi negozi di Calais e Grande-Synthe, nel nord della Francia, per evitare che le persone migranti le usino per attraversare la Manica e provare a raggiungere il Regno Unito correndo gravissimi rischi per la loro sicurezza. Lo ha comunicato l’azienda martedì 16 novembre spiegando di aver approvato una decisione presa direttamente dai negozi della zona.
Quest’anno più di 23 mila persone hanno lasciato la Francia per raggiungere il Regno Unito via mare: 8.400 in più rispetto al 2020. Secondo il ministero dell’Interno britannico, giovedì scorso sono sbarcate 1.185 persone arrivate su piccole imbarcazioni. Venerdì 12 novembre tre migranti sono stati segnalati come dispersi dopo aver tentato la traversata in canoa, mentre il giorno prima ancora due canoe erano state trovate alla deriva davanti alla costa di Calais e due migranti erano stati soccorsi in mare.
Decahtlon ha fatto sapere che «dato il contesto attuale, l’acquisto di canoe non sarà più possibile» nei negozi di Calais e Grande-Synthe. Questi articoli, ha fatto sapere esplicitamente l’azienda, non venivano utilizzati per il loro scopo originario, ma «per attraversare la Manica» con gravi rischi per la vita delle persone. Le canoe continueranno comunque ad essere disponibili per l’acquisto online e negli altri negozi del paese. A Calais e Grande-Synthe le dotazioni di sicurezza in mare, come giubbotti di salvataggio e protezioni termiche, continueranno invece ad essere vendute.
Nelle ultime settimane, l’aumento del numero di migranti che dalla Francia tentano di attraversare la Manica per raggiungere il Regno Unito ha fatto crescere le tensioni tra i due paesi e il Regno Unito è arrivato a minacciare il respingimento delle barche che trasportano persone migranti. Lo scorso luglio, Francia e Regno Unito avevano raggiunto un accordo su un piano per ridurre l’immigrazione attraverso questa rotta – peraltro molto pericolosa – che prevedeva un finanziamento da parte del Regno Unito di oltre 62 milioni di euro, da usare per aumentare la sorveglianza lungo la costa e il personale da impiegare nel controllo della frontiera. All’inizio di ottobre il ministro dell’Interno francese Gérard Darmanin ha ribadito che per un contrasto efficace dei flussi migratori il governo britannico dovrà rispettare gli impegni presi.