Il senato del Cile ha bloccato la procedura di impeachment contro il presidente Sebastián Piñera
Martedì il Senato cileno ha votato contro l’impeachment (cioè la rimozione dall’incarico) del presidente del Cile Sebastián Piñera, di centrodestra. La mozione era passata di poco alla Camera la settimana scorsa e perché diventasse effettiva mancava il voto favorevole di due terzi del senato Senato (cioè 29 voti su 43). Non ci si aspettava che lo ottenesse, dato che l’opposizione non ha la maggioranza: a favore dell’impeachment hanno votato in 24 (tutta l’opposizione), 18 hanno votato contro e un senatore si è astenuto. Piñera resterà quindi presidente: il suo mandato si concluderà l’11 marzo del 2022.
La richiesta di “acusación constitucional” – il nome dell’impeachment in Cile – era stata presentata dall’opposizione a metà ottobre, a seguito di alcune rivelazioni contenute nell’inchiesta nota come Pandora Papers, relative a irregolarità nella vendita di una società mineraria che apparteneva alla famiglia di Piñera. Piñera, il cui mandato è stato caratterizzato da scontri, polemiche e proteste, ha fatto sapere che non si ricandiderà alle elezioni che si terranno tra 4 giorni, il 21 novembre.
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