In Austria ci sarà un lockdown per i non vaccinati
Da lunedì le persone che non si sono vaccinate contro il coronavirus pur potendolo fare potranno uscire di casa solo per motivi essenziali
Il cancelliere austriaco Alexander Schallenberg ha annunciato che da lunedì 15 novembre nel paese sarà in vigore un lockdown parziale rivolto alle persone che non si sono vaccinate contro il coronavirus. In Austria la percentuale di persone vaccinate è inferiore rispetto a quella dei principali paesi europei, e per via dell’aumento dei contagi il governo aveva introdotto già la settimana scorsa alcune restrizioni per i non vaccinati. Negli ultimi giorni si era parlato di un possibile lockdown per le persone non vaccinate soltanto nelle regioni dell’Alta Austria e del Salisburgo, ma Schallenberg ha chiarito che le nuove misure saranno applicate in tutto il paese.
Già da lunedì 8 novembre in Austria le persone non vaccinate contro il coronavirus non potevano più entrare in bar e ristoranti, cinema, teatri, parrucchieri e saloni di bellezza, e non potevano inoltre soggiornare negli alberghi, partecipare a eventi con più di 25 persone o usare gli impianti sciistici di risalita (tutte cose che possono fare le persone che hanno completato il ciclo di vaccinazione o che sono guarite dopo aver contratto il coronavirus). Da domani tutte le persone con più di 12 anni che hanno scelto di non vaccinarsi pur potendolo fare potranno uscire di casa solo per motivi di assoluta necessità, come andare al lavoro o fare la spesa.
Le restrizioni riguarderanno alcuni milioni di persone, visto che soltanto il 64 per cento della popolazione (su circa 9 milioni di abitanti) ha completato il ciclo di vaccinazione. Secondo Schallenberg l’obiettivo del lockdown parziale, che durerà almeno dieci giorni, è far crescere la percentuale dei vaccinati, che ha definito al momento «vergognosamente bassa».
Il governo austriaco ha detto di aver introdotto le nuove restrizioni per non imporre misure rigide anche alle persone che si sono vaccinate, come è invece successo nei Paesi Bassi, il primo paese europeo ad aver introdotto di nuovo, dopo l’estate, una forma di lockdown – seppur parziale – per tutta la popolazione.
Nel frattempo, anche altri paesi hanno annunciato di voler rafforzare le misure di sicurezza: tra questi ci sono per esempio la Germania, che ha introdotto l’obbligo di quarantena per i turisti che rientrano dall’Austria, e la Norvegia, che ha detto di voler reintrodurre l’obbligo di “certificazione verde” per accedere ad alcuni eventi ed evitare misure più stringenti.
Il governo austriaco ha ammesso che sarà piuttosto difficile controllare che il lockdown venga rispettato, visto che si applica solo a una parte della popolazione. Il ministro dell’Interno, Karl Nehammer, ha detto comunque che la polizia effettuerà controlli rigorosi.
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