Il primo deposito di opere d’arte che si può visitare
Apre oggi a Rotterdam, nei Paesi Bassi: ospita più di 150mila opere che altrimenti sarebbero stipate in magazzini inaccessibili
Oggi, sabato 6 novembre, a Rotterdam (Paesi Bassi) apre il Depot Boijmans Van Beuningen, il primo deposito di opere d’arte a essere accessibile anche al pubblico. Anche se tecnicamente non è un museo, infatti, questo deposito è il primo in cui è possibile osservare una collezione di oltre 150mila opere che non hanno trovato posto altrove, tra cui vari dipinti di Rembrandt, Van Gogh, Bosch e Kandinsky.
Il Depot Boijmans è alto 39,5 metri e ha la forma di una gigantesca tazzina da caffè. Ha un diametro di 40 metri alla base e di 60 all’ultimo piano ed è ricoperto da 1.664 vetrate a specchio, che riflettono gli alberi e gli edifici circostanti: sorge nel cosiddetto Museumpark, un ampio parco nel centro della città, dove tra le altre cose si trovano il museo Kunsthal e l’omonimo museo Boijmans, che possiede la collezione ed è chiuso temporaneamente per lavori di ristrutturazione.
MVRDV, la società che ha progettato l’edificio, ha detto che il deposito non è stato pensato per diventare un secondo museo Boijmans, ma per essere «una sala macchine che rivela il mondo che c’è dietro all’immagazzinamento e alla conservazione di un numero impressionante di opere d’arte e disegni».
Nei suoi oltre 170 anni di vita, il museo Boijmans ha raccolto più di 151mila opere, tra cui 88mila stampe e disegni: i suoi locali però sono stati in grado di ospitarne soltanto poche migliaia, mentre la maggior parte era stipata in magazzini non accessibili al pubblico.
Ora queste opere si possono vedere tutte nei quattordici diversi spazi del nuovo deposito, muovendosi tra le griglie e gli scaffali sulle quali sono disposte, che spesso seguono la forma ricurva dell’edificio. I dipinti, i disegni e gli oggetti di altri materiali non sono suddivisi per periodo storico o movimento artistico, bensì a seconda delle necessità di conservazione: per questo negli spazi dell’edificio, distribuiti su sei livelli, ci sono cinque zone climatiche differenti, con temperature e livelli di umidità diversi.
Al centro dell’atrio, in tutta l’altezza della parte interna dell’edificio, si sviluppa poi un percorso a tre dimensioni, caratterizzato da scale a zig zag dalle quali si possono vedere numerose opere disposte in varie cornici mobili sospese dall’alto. Nelle parole di Winy Maas, l’architetto responsabile di MVRDV, l’obiettivo è dare l’impressione di un «panopticon», un edificio in cui sia possibile avere una «vista delle opere d’arte da ogni punto».
L’atrio e gli interni sono stati disegnati dall’architetto olandese John Kormeling in collaborazione con altri artisti, mentre l’esperta di videoarte svizzera Pipilotti Rist ha progettato il sistema di illuminazione esterna.
Sulla terrazza dell’edificio c’è un ristorante da 120 posti e sono state piantate erbe, piante basse e alberi come betulle e pini.
Maas, esperto di urbanistica, ha detto che gli alberi servono sia per compensare quelli che sono stati abbattuti nel parco per costruire il deposito, sia per indicare che l’edificio è stato costruito con particolare attenzione per l’ambiente e per l’efficienza energetica. Parte dei materiali impiegati per la sua costruzione è di recupero ed è alimentato con pannelli solari.
Secondo Said Kasmi, consigliere di Rotterdam per l’Educazione, la Cultura e il Turismo, il Depot Boijmans è «una risorsa fantastica per la città» ed «è già iconico». Kasmi lo ha definito «sia un posto in cui vagare tra un sacco di arte meravigliosa, sia un luogo in cui godere di un’architettura speciale, dall’esterno e dall’interno».
Non ospita solo le opere che appartengono al museo, ma contiene anche spazi messi a disposizione di collezioni private e stanze adibite al restauro. I lavori di ristrutturazione del museo Boijmans dovrebbero concludersi entro il 2027: dopodiché, circa 3mila opere torneranno a essere esposte in maniera permanente nella loro sede originale, e le restanti continueranno a restare visibili nel nuovo deposito.